Recensione di Adesso Basta – Simone Perotti

Recensione di Adesso Basta – Simone Perotti

In Adesso Basta, Simone Perotti racconta la propria scelta di cambiare vita. Da un ottimo lavoro fino a qualcosa di apparentemente meno remunerativo ma sicuramente più vicino all’idea di libertà.

Ha ventotto anni Simone Perotti quando raggiunge la qualifica ambita di dirigente. Lo fa 2 anni prima della sua ambiziosa stima. Già, però proprio in quei giorni inizia ad affiorare nel suo pensiero un’idea che lo ha sempre sollecitato a essere realizzata. Ovvero il sogno di vivere di scrittura andando per mare.

In Adesso Basta è raccontato, sulla storia personale di Simone Perotti, il fenomeno del downshifting, cioè il bisogno di rallentare nel lavoro per godere di più del tempo libero.

Curioso l’esempio dell’operaio rispetto al manager, che nonostante la disparità di possibilità economiche, il primo vivrebbe meglio del secondo perché con più ore a disposizione per dedicarsi a qualcosa di veramente gratificante, per esempio la pesca o un’altra attività lontana dal lavoro.

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Adesso Basta è anche un’analisi scientifica della generazione degli anni Ottanta, attuale classe politica e dirigenziale. Porta a conclusioni poco edificanti rispetto agli interessi veri che hanno spinto quella gioventù ad affermarsi in Italia e nel mondo.

Proprio a metà degli anni Ottanta, per esempio c’è stato il crollo verticale della lettura in Italia, un fenomeno veramente poco edificante e che la dice lunga sulle curiosità del tempo lontane dal business e dell’affermazione personale.

C’è una presa di coscienza fenomenale da parte dell’autore, si rende conto che tutto quello che sta accumulando probabilmente sarà nulla rispetto alla capacità di esprimere se stesso. Ne nasce così una visione nuova della vita che sembrerebbe accogliere solo quella fetta di lettori che hanno una retribuzione alta, ma che invece si allarga a macchia d’olio se si prendono le aspettative di vita di ogni singolo essere umano.

In Adesso Basta c’è un sentimento ricorrente, un grido univoco, che spinge a fermarsi e capire cosa vogliamo veramente dalla vita perché il tempo passa e non tornerà mai indietro.

ADESSO BASTA – CHIARELETTERE – 2009 (RISTAMPA 2017)

 

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