Recensione di Canto di Natale – Charles Dickens

Recensione di Canto di Natale – Charles Dickens

Canto di Natale è uno dei racconti più noti di Charles Dickens perché collegato alla festività del Natale.

Rappresenta forse per eccellenza lo spirito del Natale che si tramanda di generazioni, ovvero la spinta a essere più buoni e a cercare di avvicinarsi il più possibile al prossimo anche donando regali, ma soprattutto amore.

Il protagonista della storia è l’avarissimo e senza cuore Ebenezer Scrooge che non sa che farsene del Natale perché è solo una perdita di tempo per il suo guadagno, ovvero unico motivo di vita al mondo.

Scrooge prende in giro chiunque incontri che sia contornato anche solo da un pizzico dell’atmosfera natalizia e costringe un suo impiegato, schiavizzato, a lavorare anche alla vigilia del Natale.

Non esistono parenti che gli possano far cambiare idea, per Scrooge, il Natale è solo un impiccio di cui disfarsi.

Rincaserà sicuro e fiero fino a quando qualcosa distruggerà la sua certezza natalizia. Il passato, il presente e il futuro si abbatteranno su di lui sotto forma di tre spiriti.

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Il passato lo farà ragionare sugli sbagli fatti in precedenza, primo fra tutti la tirchieria.

Il présente lo ammonirà sulla vita fredda e distaccata che sta svolgendo Scrooge con tutti i difetti dell’asocialità e della mancanza di altruismo.

Sarà qui che Scrooge inizierà a tremare perché, capito il meccanismo, si aspetterà l’epilogo che puntuale arriva come in tutte le favole che si rispettino, figuriamoci quindi in quelle del grande Dickens.

Ecco arrivare lo spirito del futuro che mostrerà una fine funesta, racchiusa nella solitudine, e circondata da disperazione e morte. Con la derisione di tutti quelli che in passato erano stati loro stessi derisi.

Scrooge accusa il colpo.

Il giorno seguente, ovvero Natale, si scopre ancora vivo e pronto per aggiustare la sua vita iniziando dalla cosa più importante: cancellare l’avarizia, e la seguente freddezza, dalla sua vita.

In Canto di Natale, Charles Dickens esprime con una semplicità disarmante il messaggio universale dell’amore e della ricerca sempre possibile del bene.

Mostra inoltre come la cattiveria e l’odio non portino mai da nessuna parte, per questo probabilmente è la storia che forse meglio rappresenta lo spirito del Natale.

CANTO DI NATALE – RIZZOLI – 2006

 

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