Fammi Male di Francesca Bertuzzi è un libro stupefacente, per come ti cattura, per i ritmi che ha e per come ci fa affezionare alla protagonista e ai personaggi che incontra nel suo tumultuoso cammino, di cui scopriamo e vogliamo scoprire sempre di più.
È un thriller, una storia intricata che però porta a galla i meccanismi e le umane esigenze più recondite, condivise e primordiali.
Fammi Male è la storia di Ana Core e della sua voglia di libertà, del suo non arrendersi a ciò che le è stato creato intorno, alla mancanza di amore.
Fammi Male se vuoi lo compri QUI
Ana ha 23 anni, è nata e vive all’interno di una città-clinica in Svizzera, un luogo creato dal padre in cui si snodano “chilometri di laboratori su laboratori popolati da pazienti e da camici bianchi che, come novelli dèi dell’Olimpo, sperimentano le più moderne tecnologie mediche e farmaceutiche nel tentativo di vincere i limiti della scienza” in cui molti vanno a farsi dare una “risistemata” e poi vanno via.
Non lei, Ana resta, non può uscire, non può evadere. Quindi lo vuole.
“E lei è il fiore all’occhiello delle loro manie di onnipotenza. Ana è un esperimento, un abominio, una replica…”
Qui, e mai mi era accaduto prima, leggiamo la storia di un’indagine su un omicidio iniziata e portata avanti, con estrema tenacia, dalla vittima stessa.
Bizzarro quanto estremamente affascinante.
Fammi Male se vuoi lo compri QUI
La trama fa su e giù magistralmente tra la Svizzera e la Vasto di oggi e di ieri quando 25 anni prima, su quella spiaggia abruzzese ci stava Anabelle, la sorella di Ana.
Motivo per cui lei esiste.
“Sono la prova dell’egemonia di mio padre. Sono la prova del volere di mia madre. Sono la prova dell’impotenza di Dio.”
Di Fammi Male non si può svelare molto, bisogna leggerlo. E a mio parere bisogna leggerlo.
Una cosa mi ha colpito subito, appena si inizia la lettura sembra di essere catapultati, senza neanche troppa grazia, all’interno di un action movie… le immagini scorrono veloci davanti ai nostri occhi e tutto è come palpabile, a portata di mano, nitido.
Un film perfetto.
FAMMI MALE – MONDADORI – 2018
