Recensione di La Fine della Storia – Luis Sepulveda

Recensione di La Fine della Storia – Luis Sepulveda

LA Fine Della Storia è il romanzo epilogo di un’ avventura che abbraccia tanti anni, di un passato che non ci abbandona mai.

Narra le vicende di Juan Belmonte ex guerrigliero cileno che nella vita ha combattuto molte battaglie.

Prima tra tutte quella al fianco del Presidente Salvador Allende contro il regime di Pinochet.

Ora si è ritagliato uno spicchio di tranquillità e vive da anni in una casa sul mare insieme alla compagna, che mai è riuscita a riprendersi dalle torture subite a Villa Grimaldi, luogo di orrori durante il colpo di stato.

Belmonte dà il senso di essere un buon mix tra Don Chisciotte della Mancia e Ethan Hunt di Mission Impossible.

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Ma è un uomo che non vuole più combattere, è stanco e non ha motivazioni valide per rimettersi in gioco.

I servizi segreti russi gli chiedono di sventare un piano di un gruppo di cosacchi nostalgici che vogliono liberare dal carcere il torturatore Miguel Krassnoff.

Solo lui, con le sue capacità e la sua preparazione, può fermare la liberazione dell’ex ufficiale dell’esercito cileno al servizio di Pinochet condannato all’ergastolo per crimini contro l’umanità.

«Stavo andando a un appuntamento che non avevo cercato né voluto, e ci stavo andando perché non si sfugge alla propria ombra. Non importa dove stiamo andando, l’ombra di ciò che abbiamo fatto e siamo stati ci perseguita con la tenacia di una maledizione.»

La Fine Della Storia ci racconta vicende avvenute nello spazio e nel tempo, attraversa il ‘900 per condurci curiosi alla resa dei conti della storia di Juan Belmonte che deciderà di tornare operativo per una buona causa.

La sua causa.

Luis Sepulveda ha dedicato questo libro “a tutte le donne e gli uomini che sono passati dall’inferno di Villa Grimaldi, il regime del cosacco”.

LA FINE DELLA STORIA – GUANDA – 2016


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