Amy & Blake potrebbe accostarsi a quel ritornello di Francesco Tricarico che inneggia a ‘una vita tranquilla’. Sarebbe perfetto come leitmotiv.
Georgette Civil, una semplice parrucchiera di un paesino nel Lincolnshire, una contea inglese delle Midlands orientali, si trova ad affrontare un mastodontico intreccio di problemi che riguardano suo figlio Blake.
Già perché in Amy & Blake, prima della storia d’amore maledetta tra Amy Winehouse e suo marito Blake Fielder, c’è la guerra di una madre contro la tossicodipendenza del figlio e della figlia acquisita Amy.
Senza sapere nulla di eroina, tabloid e regole carcerarie, Georgette si tuffa con coraggio in una storia complicata e malvagia dalla quale nessuno uscirà pulito.
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Amy morirà due volte e Blake un numero indefinito, senza farlo davvero.
Georgette cadrà in depressione, parlerà da sola, con Dio, con i cari estinti, assisterà al fallimento del suo matrimonio ma a schiena dritta proseguirà districandosi nella melma familiare e mediatica.
In Amy e Blake si rivive l’elitario e dissennato spaccato di vita di una cantante di culto con il suo folle amore.
Ma da un punto di vista differente da quello dei tabloid che tutto mettono in discussione, perché raccontato da chi è implicato direttamente nella storia.
Le colpe di Blake nella morte di Amy vengono spolverate di realismo e al lettore viene permesso di esaminare le diverse vicende, culminate con la morte di Amy Winehouse.
Con uno sguardo disincantato e lontano dai riflettori dello show business.
Amy e Blake è una guida per tutti quei genitori che vivono impotenti la tossicodipendenza dei figli.
Spogliata da giudizi bigotti, mostra il vissuto di una madre disillusa, ma mai sconfitta.
Georgette voleva una vita tranquilla, non l’ha avuta ed è lei stessa a dichiararlo in questa accattivante biografia scritta a quattro mani con un ottimo John McDonald che ha saputo, con tatto e intuizione, restituire alla storia quel viaggio che lei voleva, a metà tra sogno e realtà.
AMY E BLAKE – CHINASKI EDIZIONI – 2016
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