Big Ego, una citazione:
“Sola senza nessuno vicino. Sola senza conoscere le strade della città. Sola senza una vita di cui far parte. Sola dimenticata dal mondo, e da me stessa. È, di certo, la parola che meglio mi qualifica.
S
O
L
A”
In Big Ego seguiamo una giovane donna alla ricerca di sé stessa, immersa in un mondo di apparenze e realtà contrastanti.
La sua vita è un mosaico di esperienze intense: dalle visioni caleidoscopiche sotto LSD, che le offrono un’illusoria fuga dalla monotonia, alla violenza e la dipendenza da eroina, fino alle docce introspettive dove riflette sulla sua amnesia senza cause apparenti.
La protagonista, senza nome, si trova intrappolata in una rete di dipendenze e desideri irrealizzati.
Le sue giornate sono un susseguirsi di telefonate mute e incontri con sconosciuti, alla ricerca di una connessione che sembra sempre sfuggirle.
In questo labirinto di solitudine, si riflette un’umanità frammentata, in cui ogni personaggio rappresenta una parte oscura e inesplorata dell’animo.
La lotta incessante contro la dipendenza si intreccia con il richiamo inesorabile del “buco”, un simbolo potente della ricerca di qualcosa di più profondo e significativo.
Big Ego mette a nudo le cicatrici del passato e le incertezze del futuro, offrendo uno sguardo sulle lotte interiori.
Azzurra De Paola ci porta attraverso vicoli bui e squallidi, in fila dai pusher e nelle case di famiglie apparentemente perfette ma segnate da segreti inconfessabili.
La narrazione si dipana tra il tormento della tossicodipendenza e il desiderio di una vita diversa, una vita normale.
Un viaggio esistenziale che riflette la dualità tra apparenza e realtà, e la ricerca di un significato nella frammentazione della vita contemporanea.
Big Ego è un romanzo che resta impresso, lasciando il lettore con domande profonde e un’insaziabile sete di comprensione.
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Azzurra De Paola è nata da qualche parte nel 1983. Le piacciono i fiori e mangia soltanto verdure di colori primari. Questo non è il suo primo libro ma quello di cui le piace il titolo.
Big Ego racconta di situazioni portate alle estreme conseguenze, allo scopo di spogliare la verità di tutti i fronzoli con cui viene di solito abbellita.
“Cammino senza meta, non ho niente da fare, nessuno che mi aspetti, sono una pagina bianca dove ancora non è stato scritto niente.”
L’intenzione è quella di rappresentare le cose per quello che sono, chiamandole con il loro nome e vedere che effetto fanno, a cosa portano, chi sono le persone al di là di tutte le sovrastrutture sociali, morali ed economiche.
Noia, angoscia, surrogati sintetici dell’amore, disturbi alimentari, inadeguatezza, aspettative familiari e sociali, temi “pesanti” e pensanti tutti convogliati in un flusso di coscienza che non fa sconti.
Un flusso costellato da un’amnesia che fa sembrare la sua esistenza tutto un “eterno ritorno”.
“Ma di quello che ho fatto fin qui nella mia vita ho deciso di accettare tutto perché non aveva molto senso rinnegarlo dato che non si può cambiare e poi nemmeno me lo ricordo.”
C’è una crudezza assoluta, asettica, nuda.
In Big Ego non ci sono giurie, ma non ci sono neanche attenuanti.
E’ uno sguardo verso gli abissi dell’esistenza.
Perché in fondo al tunnel non c’è una luce.
Solo uno sgabuzzino oscuro dove nascondiamo rabbia e paure.
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BIG EGO – READERFORBLIND – 2024
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