Breve Storia Umoristica Del Libro di Enrique Gallud Jardiel – Recensione


Breve Storia Umoristica Del Libro

Breve Storia Umoristica Del Libro è un saggio molto divertente sulla storia dei libri, ricco di aneddoti e curiosità, da percorrere insieme all’autore in chiave ironica.

Potremmo dire che chiunque è d’accordo con il fatto che i libri rappresentano qualcosa di meraviglioso, ma non è così: non tutti lo pensano (e vedremo poi chi sono i dissidenti)“.

Si parte dalla preistoria e si arriva ai giorni nostri…

Se i libri più antichi che si conoscono si fossero conservati, sarebbero ridotti uno schifo, inutile girarci intorno. Si tenga presente che stiamo parlando di cinquemila anni fa o giù di lì.

Approfittando di questa libertà, diremo che gli egizi (quel popolo dal girovita sottilissimo, a giudicare dalle figure umane che compaiono nei loro affreschi) furono tra i primi ad avere dei libri, alcuni di questi su tavolette d’avorio, verso il IV millennio“.

In Breve Storia Umoristica Del Libro procediamo attraversando secoli e millenni, la messa a punto della carta nei diversi emisferi del globo, l’evoluzione della scrittura, l’ampliamento della possibilità di lettura, le tecniche di stampa… e così già nelle prime pagine ho scoperto che gli antichi egizi usavano la tinta rossa per scrivere le parolacce.

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Nel tempo i testi furono riportati su papiro ma anche su cera, argilla, lino o seta, sulla corteccia degli alberi, ovviamente su pelle…

Va detto, perché lo merita, che a Roma c’erano già i libri tascabili, che chiamavano pugillares, in forma manoscritta. Stavano in una mano e te li potevi portare in giro. Erano comodi da leggere soprattutto durante gli spostamenti, perché i carri impiegavano secoli per raggiungere la destinazione.

Esistevano anche le rassegne di libri. Gaius Plinius Secundus (23-79), conosciuto come Plinio “il Vecchio”, scrisse un libro simile a questoche state leggendo, sebbene molto meno divertente, bisogna dirlo, in cui si prendevano in considerazione più di duemila lavori anteriori alla sua Naturalis Historia“.

Dalla preistoria all’antichità, dal Medioevo in cui il libro è Dio, i monaci sono scrittori e amanuensi e la cultura si rifugia nei monasteri, arriviamo, neanche tanto in punta dei piedi, al Rinascimento per approdare al Barocco in cui i generi si mescolano e nei libri si inizia a parlare di argomenti nuovi.

Mai trattati prima.

In Breve Storia Umoristica Del Libro poi l’autore ci racconta di Napoleone e l’avvento del collezionismo, i collezionisti, le case d’asta, l’industria editoriale che fa passi da gigante e i libri che diventano un florido commercio.

Fino ad oggi.

Alla fine di questo interessante e spassoso libro, c’è un elenco di suggerimenti di letture umoristiche, tra autori classici e moderni.

Da Dostoevskij con Il Coccodrillo a Papini col suo Il Libro Nero, Oscar Wilde, Groucho Marx, Woody Allen, Freud…

Buona lettura e buon divertimento!

BREVE STORIA UMORISTICA DEL LIBRO – GRAPHE – 2024

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