Cassa Dritta di Roberto Grossi è tutto quello che avreste voluto sapere su un illegal party e non avete mai osato chiedere.
Si parla molto del rave e della sua sfaccettatura illegale e questo libro ne racconta le vicissitudini per tirarlo su, trovarlo e viverlo in ogni suo aspetto.
In Cassa Dritta andiamo alla scoperta di festaioli romani che vogliono divertirsi in un luogo abbandonato. C’è chi organizza la festa, chi la cerca, chi la trova e chi ne subisce le conseguenze.
L’aspetto più sorprendente del racconto è dedicato all’uso della graphic novel come mezzo narrativo. Ci troviamo infatti a vivere con le immagini le varie avventure dei ravers.
Il posto abbandonato per creare l’evento, ok, ma anche la possibilità di non trovarlo stando nel buio più totale. A partire dal posto ad arrivare alla musica e al divertimento, tutto è spiegato per filo e per segno con devozione alla causa.
C’è un filo conduttore, la musica che scandisce i capitoli del libro, che gli avventori sperano di sentire in lontananza per scovare finalmente la festa, che i partecipanti sfruttano in balli liberatori e che i dj mettono a manetta nelle loro performance.
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C’è il classico flyer poi che nell’anno di Cassa Dritta, il 1995, era fatto praticamente a mano, e non indicava come oggi con precisione il luogo dell’evento. Flyer che a quei tempi era sacro e veniva dato solo a chi era realmente fidato per non incorrere in qualche mano sbagliata (tipo quella delle guardie).
I personaggi sono variegati e tutti credibili e raccontano le varie sfumature della festa tra chi la trova, chi non la trova, chi la sogna da tempo, chi la organizza e chi la manda in vacca.
Il racconto è svelto e variegato, i fumetti piacevoli e ben delineati, si vede la mano dell’esperto di graphic novel (e di rave).
Si rivive uno spaccato di un’epoca lontanissima quando tecnologia e digitale compivano i primi passi e tutto era in mano alla destrezza dell’essere umano.
Come perdersi senza trovare la festa per esempio, oggi è una tua scelta, mentre nel 1995 era un’eventualità assolutamente comprensibile quando al massimo c’era il buon Tuttocittà.
È il libro adatto per vivere le emozioni dei vecchi ravers e per rendersi conto come funziona un illegal party. Una situazione al di fuori dell’ordinario che raccoglie moltissimi sentimenti disparati tra loro.
È anche un ottimo regalo per l’amico/a in cerca di notizie vere sui rave e vuole trovarle in un libro originale.
CASSA DRITTA – COCONINO PRESS – 2021
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