Dietro Le Stelle di Valerio Massimo Visintin – Recensione

Dietro Le Stelle di Valerio Massimo Visintin – Recensione

Dietro Le Stelle è il racconto disincantato del cavaliere mascherato dell’enogastronomia, al secolo Valerio Massimo Visintin. Un giornalista tanto ligio al suo lavoro di critico da camuffarsi per restare anonimo e quindi libero di giudicare secondo la propria morale.

Il mondo della cucina si è espanso al punto da trasformare in stelle del firmamento mondiale quelli che una volta chiamavamo cuochi. E che ci facevano comunque mangiare piatti speciali.

In Dietro Le Stelle andiamo a scoprire i retroscena delle cucine dei ristoranti più blasonati al mondo. Smascheriamo falsi miti nascosti dentro i riconoscimenti più ambiti.

Conosciamo il modo di ragionare degli addetti ai lavori. Le alleanze velate per esempio che nascono tra ristoratori e comunicatori. Il senso del non pudore, per esempio ancora, a chiedere favori, anche colossali, in cambio di una recensione positiva (o articolo o di una menzione o di un post, eccetera) per un ristorante, o ristoratore, o ancora prodotto commerciale.

“La recensione è la disamina critica di un’opera. La recensione di un ristorante, infine, è un trattato (breve o lungo, orale, scritto o filmato) che contiene un giudizio di merito. Buono o cattivo che sia.
Potrebbero sembrare constatazioni banali. Purtroppo, nel patrimonio culturale della brava gente del food questi concetti non sembra siano presenti.”

Ecco quindi che sale a galla la rinomata e sempre troppo poco spolverata questione morale. Cosa è giusto (e cosa invece no) consegnare a un lettore che dovrà andare a un ristorante spendendo dei soldi per vivere una bella esperienza?

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Si sa, i ricettori del cibo sono gli stessi del sesso, questo vale per gli utenti, ovvio, ma anche per chi quei ricettori li attiva oltre il proprio lavoro. Nascono quindi figure controverse che scrivono recensioni e che come sottotrama hanno anche il proprio piacere personale (e tornaconto). Come dall’altro lato del tavolo, ovvero in cucina, vengono osannati personaggi che alle volte hanno poco a che fare col sapore particolare di un piatto o dell’innovazione.

L’autore racconta la tendenza a scadere nella questione morale partendo proprio dai principi cardine del giornalismo, che cozzano amaramente con gli interessi personali.

“Il critico gastronomico dovrebbe rispettare rigorosamente l’esercizio dell’incognito, per servire al lettore una cronaca credibile. Senza il sospetto (o la certezza) di aver ricevuto un trattamento di favore; senza vincoli, più o meno consapevoli, di riconoscenza o di amicizia; senza il dubbio di aver esercitato, volente o no, un abuso di potere.”

Il passaggio sopracitato di Dietro Le Stelle andrebbe stampato in ogni singola aula dove s’insegna giornalismo gastronomico, andrebbe scritto in ogni libro dove s’impara giornalismo gastronomico e ripetuto ogni giorno da ogni persona che voglia entrare nel mondo del giornalismo gastronomico.

Scusate se ho ripetuto più volte giornalismo gastronomico, ma l’obiettivo è innanzitutto quello di ricordare ai giornalisti che sono soggetti a un codice deontologico passibile di condanna. Questo non per stringere il campo solo a loro come comunicatori, ma per ricordare che la vocazione del giornalista è il dovere di cronaca, l’informazione nuda e cruda e la visione pura del suo punto di vista rispetto all’argomento trattato.

Visintin nella sua analisi giornalistica del mondo culinario non risparmia gli altri comunicatori, tipo blogger, eccetera, ma fa una separazione chiara tra quello che è il giornalismo con il resto degli addetti ai lavori. A rimarcare proprio un lavoro che è dettato da dogmi imprescindibili (vedi sopra ancora una volta).

Dietro Le Stelle non è solo questo, è anche satira struggente, lucidità nella confusione e attenzione per ogni singola variabile dell’universo enogastronomico.

Non mancano stoccate divertenti a colleghi blasonati. Passaggi surreali di critica che rasenta l’appellativo di ‘culinaria’.

Ci sono le guide e non vengono certo risparmiate dalla questione morale, come da un’analisi approfondita di cosa rappresentano e di come vengono create talvolta in maniera tutt’altro che logica.

Ci sono gli chef, ovviamente attori principali di un film in continua evoluzione. Senza sosta come se mangiare fosse diventato il più alto dei pregi al mondo. Arte, quindi. E forse ancora di più ricordandoci quei ricettori tanto cari al nostro piacere.

Siamo di fronte a un’opera che dissacra con educazione il mondo enogastronomico sviscerandolo dal suo interno. Il lettore uscirà cambiato da questo viaggio letterario.

Dietro Le Stelle è quindi un libro anche utile per scegliere le proprie destinazioni culinarie. È una lettura che scorre veloce. Un libro che si legge tutto di un fiato.

DIETRO LE STELLE – MONDADORI – 2022

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