Fattore T di Luca Tommassini – Recensione


Fattore T Recensioni

Fattore T è il racconto dell’emozionante ascesa verso la conquista delle proprie ambizioni di Luca Tommassini.

Luca Tommassini lo conosciamo tutti da X Factor in poi. Quando ce lo presentarono come direttore artistico ma quello era solo l’ultimo tassello di una vita spesa alla ricerca del sé migliore.

In Fattore T andiamo alla scoperta di un bambino di periferia che ha un sogno. Grazie a una madre premurosa e lungimirante e all’apertura di una vicina scuola di danza mette in atto tutto quello che ha a disposizione per realizzarlo.

E anche di più, osando per non pentirsi poi di non avere osato.

Così Luca Tommassini supportato dalla mamma è piccolissimo quando si iscrive alla scuola di danza Studio Uno, di Enzo Paolo e Lydia Turchi. Lì dimentica il bullismo perpetrato nei suoi confronti perché diverso dal grigiore della sua periferia e scorda anche i soprusi del padre, lontano dalle sue vedute sul mondo.

“I miei primi maestri sono stati loro. E non c’era bisogno che mi esprimessero a voce i loro insegnamenti. Mi bastava stargli accanto, vedere la passione che infondevano nel lavoro per capire che più avrei studiato più avrei ottenuto, e che nulla mi sarebbe arrivato gratis, tutto andava conquistato.
Ma io ero determinato, e di lì a poco la mia vita sarebbe cambiata per sempre.”

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Il ballo è sempre più un’ambizione dove covare i propri sogni con i risultati che arrivano in età puerile già alla ribalta con show storici come Drive In. L’autore capisce che è pronto anche per il sogno americano dove dentro di sé sente che arriverà la realizzazione personale.

Così osa fino a scavalcare da clandestino un muro che è l’ostacolo concreto per proporsi a un provino niente di meno che con la famosissima Paula Abdul. Provino poi superato.

Tiene testa a Madonna in uno scambio di opinioni che ognuno di noi probabilmente avrebbe chiuso bocca e abbassato lo sguardo. Invece Luca Tommassini dà ascolto al proprio cuore sopra ogni cosa e ottiene ancora più realizzazione consolidando un punto di vista che diventa sempre più a fuoco con le proprie aspirazioni personali.

Calca palchi internazionali, si ritrova in cucina con Whitney Houston e balla con Prince il quale però non rispecchia quell’idea che si era fatto prima conoscendolo solo tramite la sua arte (anche Sinead O’Connor ne racconta delle belle su Prince nel suo libro “Ricordi”, nostra recensione cliccando QUI).

Esprime anche la sua visione d’insieme, come coreografo, regista e direttore artistico. La sua motivazione personale supera se stesso per puntare le persone vicine a lui, come Geri Halliwell che aiuta ad affermarsi dopo l’addio alle Spice Girls.

“Alla fine mi venne un’idea, e fu la stessa Geri, inconsciamente, con quel suo bisogno di rinascere, a suggerirmi. A me le sfide piacciono. E mi piace che una mia idea possa vincere.
Feci costruire un enorme paio di gambe, piegate sul ginocchio, per un’altezza totale di quaranta metri. All’inizio della performance queste gambe sarebbero state unite, ma una volta aperte avrebbero svelato una scalinata sui cui gradini era stampata la Union Jack, e alla cui cima, aggrappata a un palo da lap dance, c’era Geri. Dietro di lei, su uno schermo, la scritta “Girl Power”, il motto delle Spice Girls.
L’esibizione fu acclamata da tutti per la sua originalità e per l’energia che lei, con una massa di capelli ricci in testa e circondata da una trentina di ballerini con i capelli fucsia, ci mise.”

Il lettore sarà sorpreso dalla quantità di aneddoti e di personaggi con i quali ha lavorato Luca Tommassini e per la mole di lavoro a trecentosessanta gradi svolta nel mondo dello spettacolo.

Fattore T non è solo la storia di “uno che ce l’ha fatta” è anche un ottimo manuale per chi tenta la carriera di danza o dell’affermazione personale in generale. Sempre all’insegna del “non mollare mai.”

È pieno di consigli motivazionali che tornano utili anche nella vita di tutti i giorni. Questo libro insegna a credere in se stessi e nei propri sogni. Spiega come relazionarsi con i fallimenti e mostra come questa assidua forma di pensiero porti a risultati importanti.

L’autore ne esce sempre umile, a cominciare dal fatto che i più lo hanno conosciuto quando più volte lo hanno lodato a X Factor. Prima di lui, solo i colleghi artisti ne sapevano nome e cognome mentre noi inconsciamente ne apprezzavamo tutte le sue fantastiche creazioni artistiche.

Questo libro è anche un ottimo regalo per l’amico/a in cerca di una storia speciale, piena di nomi blasonati, e di consigli su come affrontare di petto i problemi quotidiani della vita.

FATTORE T – MONDADORI – 2015

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