Futuromania è una nuova analisi di quel grande studioso di musica di Simon Reynolds.
Dopo ‘Retromania’ ovvero il racconto di quello che è stato nella musica e di come e dove ha cambiato la società contemporanea, stavolta Reynolds invece punta a spiegare il futuro tramite la musica.
In Futuromania andiamo alla scoperta di tutto quel mondo che sintetizzatori e campionatori hanno influenzato, cambiato, migliorato, stravolto, messo in luce. Insomma di tutto quello che l’elettronica ha creato.
Si parte dal ipnotica baseline di Giorgio Moroder nel brano “I Feel Love” di Donna Summer e si ripercorre quello che è stata l’evoluzione umana nella musica moderna.
Simon Reynolds ha la capacità di analizzare la musica attraverso i comportamenti umani legati a un ascolto o a un fenomeno o alle emozioni che suscita una canzone.
Il libro mostra come le stesse prime tracce elettroniche, addirittura nei Beatles, abbiano via via aggiunto spessore ai messaggi musicali.
Musica elettronica che da semplice ospite nelle canzoni prende sempre più spazio. Nuovi strumenti musicali permettono nuove espressioni personali. Coinvolgono pubblico e cambiamo la stessa percezione musicale.
Così viaggiamo nei beat e nei ritmi ripetitivi fino ad approdare alla cultura dei rave dove Reynolds spiega con maestria non semplicemente la musica ma anche il coinvolgimento del pubblico in base al genere ascoltato (e ballato).
“In certe religioni orientali, l’universo prende vita attraverso il suono: l’udito è il senso primario. Analogicamente, la cultura dance elettronica ridimensiona la vista nella gerarchia occidentale dei sensi, che privilegia l’occhio. Non a caso i locali sono poco illuminati, mentre alcuni rave hanno luogo nel buio quasi totale: limitare l’esperienza visiva rende più vivido il suono.”
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Così andiamo avanti negli anni in Futuromania scoprendo atteggiamenti e ripercussioni che la musica suscita nell’uomo. Parliamo del genere elettronico ma vista la sterminata cultura musicale di Simon Reynolds ci sono rimandi al rock, all’hip hop fino alla trap.
Mescolando così tutto quello che è musica e ci fa provare emozioni che siano in compagnia, luce o buio che sia, fino a chiudersi in camera dentro un pezzo ipnoticamente elettronico.
Si esce dalla lettura più colti e con la percezione che il prossimo ascolto sarà consapevole delle emozioni che ci provoca in noi.
È anche un ottimo regalo per l’amico/a in cerca di storia della musica che vuole vederci davvero chiaro dentro l’esplosione dell’elettronica nei vari generi musicali.
FUTUROMANIA – MINIMUM FAX – 2020
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