Immaginate di poter entrare in una gigantesca opera del fotografo irriverente David LaChapelle, di dare vita ai protagonisti e a quelli sullo sfondo: benvenuti ne L’Isola di Plastica di Marco Caponera.
Le nuove frontiere della vacanza a 5 stelle sono aperte!
I protagonisti di questo libro surreale quanto coinvolgente sono un trentenne sfigato, precario, ansioso e avvezzo all’alcool che si imbatte in una sensuale bambola gonfiabile sul nevrotico andante, che conoscono un Gesù sboccato che non sa cosa fare della sua esistenza ed una coppia gay in crisi con lo scatto compulsivo allo smartphone. Poggiate questi personaggi su di un’isola interamente in plastica riciclata, nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, il residence Beautiful Garbage, ed ecco a voi un libro che vi sorprenderà.
Su L’Isola di Plastica non esiste nulla al di fuori di pezzi di plastica smistati o da smistare e cibo scaduto.
“Paragrafo Accoglienza: Sull’isola non ci sono ristoranti, o bar, solo pasti di fortuna. Vivere su un’isola fuori dal mondo, fuori dal comune, completamente abbandonata a se stessa. Comodità e lusso zero. È questo quello che offriamo in un pacchetto Extreme Adventure. Vacanze per spiriti liberi e avventurosi, fuori dalle comodità e dalla routine. Vietate a chi non sa adattarsi alle vere insidie e alla vita dei primi pionieri.”
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Il ruolo del trentenne ansioso è quello del Cicerone, l’operatore turistico, colui che una volta arrivati si prende cura degli ospiti in tutto e per tutto.
Ma L’Isola Di Plastica nasconde delle verità che rendono il libro una vera escalation di curiosità, suspense e un pizzico di ansia.
Non si sa mai ciò che potrebbe accadere all’ angolo della pagina successiva. Eppure cosa potrebbe mai avvenire su di un’ isola in cui convoglia tutta la plastica del pianeta Terra?
Marco Caponera riesce a farci sbarcare con lui sull’isola e a farci non solo immaginare ma vedere nitidamente e a colori brillanti tutto ciò che di assurdo succede in una vacanza in mezzo al mare e alla plastica.
O almeno questo è ciò che avrebbe dovuto essere.
Una domanda ci resta nella mente e nell’anima: Meglio essere il re dei rifiuti o il re dei rifiutati?
L’ISOLA DI PLASTICA – ALTER EGO EDIZIONI – 2017
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