La Terra Scivola – Intervista Andrea Segre

La Terra Scivola – Intervista Andrea Segre

Andrea Segre, dopo la recensione di La Terra Scivola, ci concede un’asciutta ed empatica intervista.

Com’è nata l’idea per il libro?

Camminando e vivendo a TorPignattara per oltre dieci anni.

E’ stato difficile reperire tutte le informazioni contenute in esso?

No, le ho vissute, respirate, capite vivendo lì. Poi ho letto alcuni libri sul Bangladesh e su Strawinski di cui sapevo poco niente.

Il dialetto romano ti viene bene, lo hai solo studiato ‘per strada’ oppure in fase di editing qualcuno ti ha aiutato? 

Mi ha aiutato Andrea Costantini, un amico autoctono. L’abbiamo rivisto insieme e alla fine ne è nato un romano a metà strada tra il mio orecchio e quello di un romano vero. Volevo scrivere ciò che sento, non ciò che in assoluto è, che per un dialetto è definizione impossibile.

In quale zone di Roma hai vissuto fino a oggi?

Nomentana, Porta Maggiore, Pigneto “alto” (verso Isola Pedonale per capirci), Pigneto “basso”/TorPignattara, Piazza Vittorio.

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Come si vive a Roma?

E’ una meravigliosa lotta contro paludi e inefficienze, voragini e distrazioni. Ma poi cammini, ti perdi e capisci che nella vita ci sono anche altre cose oltre quelle che dovrebbero funzionare meglio. Credo che per me, veneto, sia il massimo di sud in cui posso istintivamente ambientarmi. Amo alla follia Palermo, ma non ho mai avuto il coraggio di trasferirmici.

Qual è un’altra città dove vorresti vivere?

Appena detto.  Ma anche Lisbona o Atene.

Cosa ne pensi della scrittura in Italia?

Non ne so molto. Sto provando a capire e conoscere. Ma non sono un esperto. Amo molto Nicola La Gioia e Walter Siti e penso ci sia una bella scuola di narrativa realistica tra doc e finzione, tra inchiesta e romanzo (da Saviano a Wu Ming per fare esempi banali, ma leggetevi anche l’ultimo libro di Gabriele del Grande).

E della letteratura mondiale?

Oddio… ora sto provando a recuperare il mio gap di ignoranza su Dostojevsky… quindi sto ancora indietro…

Progetti per il futuro?

Documentari e film di sicuro.

Ma forse anche un romanzo nuovo inizia a girarmi in testa.

E’ che per farlo devo riuscire a fermare le produzioni per almeno 5-6mesi e non è facile.

Ci proverò.

LE TERRA SCIVOLA – MARSILIO EDITORI – 2017

 

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