Le Navi Perdute Del Capitano Franklin di Luigi Guarnieri – Recensione


Le Navi Perdute Del Capitano Franklin Recensioni

Le Navi Perdute Del Capitano Franklin, una citazione:

“Nato il 16 aprile 1786 a Spilsby, nel Lincolnshire, John Franklin non proveniva da una famiglia di solide tradizioni marinare, e forse questo contribuì a far catalogare a lungo il suo carattere come mite, schivo e irresoluto.”

A metà Ottocento manca ormai poco alla definitiva scoperta del passaggio a nord-ovest, nelle acque ghiacciate dell’arcipelago artico.

È per portare a compimento quest’ambiziosa missione che nel 1845 l’Ammiragliato britannico affida a Sir John Franklin il comando di due grandi navi, già utilizzate con successo nell’esplorazione dell’Antartide: l’HMS Erebus e l’HMS Terror.

Partite nell’ottimismo generale, le due bombarde scompaiono presto nel nulla, in apparenza senza lasciare traccia.

Si scatena allora una ricerca forsennata che andrà avanti per un secolo e mezzo, fino agli uomini dei due equipaggi.

Con l’accuratezza di una ricostruzione storica e la passione del racconto d’avventura, Luigi Guarnieri ne ripercorre l’intera vicenda.

Gli incessanti sforzi dell’indomabile Lady Jane Franklin per promuovere i soccorsi e ritrovare un marito che per decenni si ostinerà a ritenere vivo; le innumerevoli spedizioni che si spingono in mari sconosciuti su navi sempre a rischio di naufragare e di essere stritolate dai ghiacci, oppure intraprendono via terra viaggi interminabili e temerari in territori immensi e desolati; il ricorso alle moderne tecnologie, negli ultimi decenni, per esaminare scientificamente gli unici tre corpi mai ritrovati di membri della spedizione Franklin, sepolti su un’isola remota, e sondare i fondali marini alla ricerca dei relitti.

Mentre i Kabloona – come gli Inuit chiamano i bianchi – si dibattono per scoprire la verità, i nativi, oltre a sapere molto meglio di loro come cacciare, vestirsi e in generale sopravvivere a quelle latitudini, possiedono in realtà anche la chiave per risolvere l’enigma delle navi scomparse.

Mostrano a chi li interroga i copiosi reperti della spedizione Franklin che hanno raccolto negli anni, raccontano agli stranieri quello che hanno visto o sentito raccontare da altri Inuit, ma il dialogo tra mondi diametralmente opposti è difficile, pieno di equivoci, sospetti e malintesi.

Alla fine, però, sarà proprio questo incontro accidentato di culture tra loro aliene a fornire la pista giusta per ricostruire, almeno in parte, la sorte di Sir John Franklin, del capitano Francis Crozier e dei loro uomini.

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Luigi Guarnieri è autore di numerosi romanzi e opere di narrative non fiction. Vive a Rom.

Guarnieri ricostruisce l’intera, stupefacente saga della Franklin Search, narrando centocinquant’anni di rocambolesche spedizioni di ricerca in una terra ostile e le gesta di ufficiali intrepidi e megalomani, devoti e bevitori, coraggiosi al limite della follia, tutti mossi dalla smisurata ambizione di conquistare l’estremo Nord e di ritrovare il capitano e la sua ciurma.

Le Navi Perdute Del Capitano Franklin diviene un escamotage per raccontare parte dell’epopea delle esplorazioni polari, un racconto appassionante che sembra un romanzo di Jack London o le crude pagine della “Storia di Arthur Gordon Pym” di Edgar Allan Poe.

Molte delle notizie disponibili riguardo ai fatti avvenuti nel 1845 si devono ai racconti, ai ricordi degli abitanti di quelle zone selvagge e inospitali: gli enigmatici inuit.

Gli inuit, però, sono abituati a confondere date e persone. Hanno una concezione del tempo e una cultura completamente diversa dalla nostra. Tutta la storia si muove dunque su un terreno instabile. E pochissimi sono i documenti superstiti: carte, diari, mappe sono andate perdute.

Ricostruire gli avvenimenti diventa un’operazione quasi congetturale, con la quale l’autore cerca di rimettere insieme i pezzi del puzzle.

Un mistero, ancora in parte irrisolto, che acceca come un blizzard polare.

Un intrico nel quale, peraltro, emerge chiara la determinazione e la resilienza di uomini che hanno fatto la storia dell’esplorazione del Polo.

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LE NAVI PERDUTE DEL CAPITANO FRANKLIN – EINAUDI – 2024

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