Trovo che la curiosità sia una bellissima forma di intelligenza e Perché La Forchetta Non Sa Di Niente è certamente per chi curioso lo è di natura.
Per chi non si accontenta di esserci, ma osserva e cerca di andare oltre ciò che si trova di fronte, chi già da bambino si poneva domande come “perché le bolle di sapone sono sferiche?“.
Appena mi è arrivato tra le mani Perché La Forchetta Non Sa Di Niente ho iniziato a sfogliarlo e in effetti un po’ bambina sono tornata.
Ma non per il modo in cui tratta le risposte alle domande, anzi, ma perché al suo interno c’è un mondo di conoscenza e puntuali risposte che solitamente nessuno sa o ha la pazienza di donarci.
Perché La Forchetta Non Sa Di Niente lo trovi QUI
Il libro, diviso per “ambienti in cui le domande possono essere sollecitate” inizia proprio con la domanda sul sapore delle posate, e ci viene raccontato e spiegato come mai non ne rilascino uno proprio.
Dalla cucina al salotto, dalla camera al bagno fino al garage, procediamo capendo se è possibile scaldare l’acqua fino a farla bollire frullandola o girando un cucchiaino.
Gli stimoli che conducono alla conoscenza sono sempre affascinanti, solo l’idea di sperimentare o capire meglio mi mette di buon umore!
Devis Bellucci, scrittore, giornalista e divulgatore, incalza nelle sue pagine ricche di informazioni, ci parla del fuoco, le microonde, la bioluminescenza degli esseri viventi, del materiale più scivoloso del mondo, il premio ignobel…
“Si potrebbero cuocere delle lasagne con uno smartphone?
Perché l’olio frigge e l’acqua bolle?
Perché la tastiera del pc e dello smartphone inizia con qwerty e non con ABCDEF?
Perché se soffiamo sulle braci del caminetto, si ravvivano?
Come fa la chiavetta USB a ricordare immagini e file per mesi e anni anche senza una batteria?“
Perché La Forchetta Non Sa Di Niente ci rivela i segreti della carta e altri materiali, le loro reazioni e composizioni, tutto arricchito con aneddoti e tante curiosità.
Alcune delle domande cui dà risposta sono quelle che nella vita, come per gioco, mi sono a volte posta guardandomi intorno.
E il bello, l’esercizio, era proprio quello… avere una domanda a galleggiare libera nella vastità della mente.
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“Quante volte si può piegare a metà un foglio? Quanti fogli A4 si possono produrre con un albero?
Dipende dall’albero: parliamo di una sequoia o di una piccola betulla? Giusto per curiosità, qualcuno ha provato a fare il conto.
Con un abete alto 15 metri si ottiene un po’ meno di 80.000 fogli di formato A4, pari a circa 160 pacchi di carta da stampante.“
Troviamo argomenti come i fotogrammi dei film, le spade laser da costruire, le gomme da cancellare e tra le tante curiosità una certamente mi ha colpita: la leggenda di come nel 1565 una violenta tempesta fece venire alla luce un enorme giacimento di grafite.
Da cui, nel tempo, la matita!
E tu lo sapevi che un solo mattoncino della Lego potrebbe reggere una massa di 350kg?
Questo libro è un bel regalo da fare e da farsi, per leggere qualcosa che ci arricchisce, che si può condividere e che, anche alla fine, ci lascia quella dolce sensazione di chi sa, ma ancora tanto ha da scoprire.
PERCHÉ LA FORCHETTA NON SA DI NIENTE – RIZZOLI – 2022
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