Ragazze Perbene, ultimo romanzo di Olga Campofreda, ha i tratti salienti di un libro generazionale, intimo e profondo. Che scava gli anni complessi dell’adolescenza quando questi risuonano ancora come un’eco nell’età adulta.
Ragazze Perbene è la storia di due cugine Clara e Rossella, originarie di Caserta, nate a distanza di un mese l’una dall’altra. Cresciute insieme, gemelle per acquisizione. Hanno attraversato il tempo dell’infanzia costruendo un proprio codice affettivo, che ha consentito loro di non sprofondare nella monotona vita di provincia.
Fino a quando gli anni del liceo si sono abbattuti come una scure, pronti a dividere il destino delle “due-inseparabili”. Le diverse aspettative a quel punto si fanno bivio per entrambe.
In Ragazze Perbene, tra rimandi al passato e al momento presente, la voce di Clara dà forma e sostanza al racconto. La ritroviamo ormai trentenne. Trasferitasi a Londra aspirante scrittrice, dà ripetizioni di italiano per vivere. È alla ricerca di un proprio posto nel mondo. Da Caserta, da cui proviene, si porta dietro una nostalgia inconfessabile. Un’inquietudine parcheggiata nell’anima.
È il matrimonio annunciato di Rossella che porta Clara nuovamente nella sua città. A ricongiungersi con la sua famiglia e con tutti i parenti. Si ritrovano le due cugine ormai donne consapevoli di essere state molto l’una per l’altra. Ma un’ombra grava sul loro rapporto.
Il presente avanza, il passato spinge.
«Quante persone siamo stati dall’ultima volta in cui abbiamo provato a essere noi stessi? L’adolescenza è un territorio infame da cui nessuno esce mai vivo, e noi di certo non abbiamo fatto eccezione.»
In Ragazze Perbene, pagina dopo pagina, entriamo sempre più nelle vicende trascorse che si intrecciano come un filo mai spezzato, mai risolto. Nelle parole di entrambe, nei fatti raccontati troviamo una Clara adolescente sensibile, inserita male e poco nel contesto scolastico, osservatrice e sfuggente nello stesso tempo. E Rossella che aveva la bellezza, l’audacia e una relazione con Luca il futuro marito.
L’equilibro tra le due regge, infatti, fino a quando i nodi esistenziali dell’una e dell’altra non vengono a galla. Fino a quando eventi, amori e amicizie inaspettati non colpiranno e le porteranno ad allontanarsi. Nello sfondo, invadente e corrosiva, appare la vita di provincia che con le sue ipocrisie, la sua noia, i falsi miti ovatta e cristallizza ogni esistenza.
Ma il destino si diverte sempre a tirare i propri dadi. A dilatare il tempo, a “scompigliare” la vita di Clara, di Rossella, di Luca, delle loro famiglie. E non sempre le domande di partenza hanno le risposte che si immaginano.
«A poche settimane dal matrimonio Rossella ripensa a quel giorno dei suoi diciassette anni, esplora il suo desiderio, entra ed esce dal suo corpo per conoscersi meglio senza avere le domande giuste. Ci avevano cresciute lasciandoci credere che saremmo diventate donne quando avremmo imparato a badare a una casa tutta nostra, a prenderci cura dei nostri figli, di nostro marito. Crescere non sembrava poi così difficile, le istruzioni erano davanti ai nostri occhi, erano ovunque: a scuola, a casa, in chiesa la domenica, alla cassa del supermercato. Non eravamo pronte a fare i conti con il desiderio, nessuno ce ne aveva mai parlato.»
Un romanzo che esplora chi eravamo, chi siamo e chi vorremmo essere. E lo fa partendo dagli anni della giovinezza, terreno impervio, specchio audace, risorsa. Questo libro va letto semplicemente perché è sincero. Vero, crudelmente, vero. E se volete lo potete trovare QUI.
RAGAZZE PERBENE – ENNE ENNE EDITORE – 2023
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