Chinese Chopper, una citazione:
“Chinese era un’utopia più concreta d’ogni agognato ordine mondiale, che aveva fatto dell’incoerenza un valore, l’unico valido ed immutabile. Il solo posto al mondo dove la regola era anche l’eccezione, la gioia si confondeva con la disperazione e la libertà con la costrizione, le colline si scalavano in discesa, gli adulti tornavano bambini e i bambini volevano a tutti i costi diventare adulti. Tutto ed il contrario di tutto. Niente e il contrario di niente. Una colossale contraddizione, in buona sostanza, esattamente come il mondo che la conteneva, ma che a differenza sua non sembrava vergognarsene.”
Anselmo Della Ginostra si addormenta a Rimini e si risveglia completamente paralizzato e privo di memoria a migliaia di chilometri di distanza, nel bel mezzo del deserto messicano. Ospite suo malgrado di una bizzarra comunità in guerra da sempre contro il resto del mondo. All’insaputa del resto del mondo.
Superato il panico iniziale riuscirà, con sua grande sorpresa, ad adattarsi perfettamente all’assoluta mancanza di regole e di logica esistenziale di Chinese Chopper e dei suoi nuovi concittadini. Le sfide non sono poche: realizzare il sogno di diventare stilista, imparare a prendersi cura di una bambina assolutamente inaffidabile incontrata per caso, prendere parte allo scontro finale con gli Stati Uniti.
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Una storia sospesa tra il surreale e il “non del tutto improbabile”, piena di umorismo e di protagonisti indimenticabili a partire da Alselmo (ma detto Gino), affiancato, corrugato e rinfrancato a vario titolo da diversi e variopinti personaggi in cerca d’autore: Conchita, Condor, Quesito, Miriam, Marialuisa, Desideria, boss messicani e camorristi, strambi assortiti. Tutti accomunati da uno straniamento che vira al comico ed al grottesco, a rimedio dell’assurdo.
Chinese Chopper, terzo romanzo di Antonio Castelli, è la cronaca dissacrante di una rivoluzione impossibile.
Un ‘Deserto dei tartari’ che incontra “Mad Max”.
È un piccolo universo condensato in circa 400 pagine. Ma è anche a proprio modo un romanzo politico, una ‘Città del Sole’ vista a testa in giù. Insomma, è un grande, divertentissimo, Boh.
Per concludere, una menzione speciale: il libro è stato pubblicato con Bookabook, un modo nuovo di vedere il rapporto tra scrittore e lettori, che attraverso tale sistema hanno sostenuto il libro pre-ordinandolo dopo aver letto l’anteprima e diventandone, in tal modo, gli editori morali. Una piccola rivoluzione, dalle potenzialità e dagli sviluppi ancora pienamente da compiersi. E che merita attenzione.
CHINESE CHOPPER – BOOKABOOK – 2018
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