Alla Lettera L è un libro di Grazia Gotti, la cofondatrice della storica libreria bolognese per ragazzi Giannino Stoppani e dell’Accademia Drosselmeier, Centro Studi di letteratura per l’Infanzia e scuola per librai.
Ma lei è stata ed è anche molto molto altro e nelle sue pagine lo scopriamo.
Qui, con l’espediente dell’alfabeto, ci racconta della sua vita, del mondo, gli incontri fatti e del suo lavoro.
“Qualche volta succede che le cose trovino un loro ordine nel disordinato ordine alfabetico della mia mente: storie, autori, editori e libri si rimettono tutti a posto, come quando risistemiamo una biblioteca. E si mettono in ordine anche le cose della propria esperienza, umana e professionale“.
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Così alla lettera A troviamo Accademia, Adelphi, America, Aperto…
“è uno degli aggettivi che prediligo, soprattutto se riferito ai libri, allo scaffale aperto di una biblioteca. … Eravamo un paese chiuso già da molto tempo prima del lockdown. Spero che in futuro le nuove generazioni siano in grado di aprire tutto ciò che c’è da conoscere“.
B come l’editore Babalibri, ovviamente Biblioteche e Best Seller per arrivare a Bologna e Calvino…
“Perché Calvino? Perché avevo una relazione con un giovane uomo che si dedicava alla scrittura. Vivevamo insieme in una stanza grande, in un appartamento nel centro di Bologna che condividevo con le mie amiche.
Ai tempi il mio compagno non aveva scritto molto ma ciò che leggevo mi piaceva, in particolar modo le lettere, che pretendevo come atto d’amore e desideravo romantiche. Ma non erano mai romantiche. Erano comiche. Puntualmente.
Poi, una sera, mi capitò in mano una pagina dattiloscritta. Mi sembrò bellissima. Era di Calvino“.
C come Cina, D come donne dove l’autrice ci regala due ricordi, procediamo con E come Editori Ebrei, G come Greco e latino… poi Humour
“Se si potesse ridere a scuola, se nella scuola il riso diventasse uno degli “obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni” come recita il DPR n. 275/1999, forse potremmo anche aspirare a uscire dal limbo “tra barbarie e civiltà” in cui ancora ci troviamo e diventare quella civiltà evoluta che Fourier immaginava al settimo e ultimo stadio dello sviluppo dell’umanità, quello finalmente compiuto dell’Armonia“.
In Alla Lettera L ogni lettera dell’alfabeto è un ricco pretesto per raccontare, narrare, esporre riflessioni, curiosità e svelare momenti di vita.
La vita dell’autrice, che ci appare come una persona curiosa, appassionata, vulcanica, viaggiatrice instancabile e brillante.
Tutto in lei si intreccia col mondo dell’editoria, dei ragazzi, ed è per ciò che in questo libro il passato e il futuro ci appaiono più legati che mai.
Perché la prospettiva è data dall’attenzione verso i più giovani, dal punto di vista di chi osserva le radici per darsi più slancio verso il domani.
Procedendo con l’abbiccì, alla K conosciamo Kamillo Kromo, il camaleonte rosso di Altan che ricordo bene, il primo ad apprendere l’arte del mimetismo, che non ama la matematica e che non sa combinare i colori.
Alla lettera M c’è la parola Moneta…
“Da quando giro il mondo osservo le banconote. In quelle cinesi c’è sempre Mao e solo Mao. Nella prima taiwanese che ho avuto fra le mani mi ha stupito trovare l’immagine di bambini a scuola“.
E poi Mosca con l’editoria russa, che alle fiere non esponeva i propri libri, N come Napoli che contiene una bugia ai genitori e la storia di Fortuna Loffredo, la bambina abusata che volò giù dall’ottavo piano al rione Parco verde di Caivano.
O come Olivia, la maialina di Ian Falconer, e anche come Oriente, P come Poesia e Premi, R come Rodari Gianni e S come Sconto.
“Mi fa lo sconto? Quante volte ho dovuto rispondere a questa domanda. Nessuno ha mai chiesto lo sconto per comprare il pane o la mortadella. Quando è cominciata questa cattiva abitudine?“.
Cavalchiamo storie e ricordi attraversando la Sicilia, lo Sport, Trieste e l’Utopia, Vetrine, Viaggi, fino a Web e Xmas (che inizia per X ed è il periodo dell’anno in cui si vende il 25% del fatturato totale dei libri dell’anno), fino a Zero per finire ricominciando, perché “il gioco delle lettere non si ferma” e Arrivederci.
Alla Lettera L è un libro che si divora, grazie alla piena e affascinante esistenza della sua autrice, che sembra averlo scritto per rispondere a una domanda fondamentale: come si può far crescere il mercato editoriale, di conseguenza la cultura di un Paese?
Della risposta Grazia Gotti ha fatto la sua vita: iniziando dai bambini e i libri per loro pensati, scritti, illustrati e pubblicati.
Buona lettura!
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ALLA LETTERA L – BOMPIANI – 2022
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