C’era Quasi Una Favola di Alessandro Aquilino è una storia di amore contemporaneo con insite tutte le difficoltà e contraddizioni del caso.
Un giovane romano totalmente immerso nei social network vive le proprie storie d’amore, più o meno fugaci, attraverso l’aiuto di questi nuovi strumenti della rete e delle relative apparenti “semplificate” dinamiche.
I social sono ormai il mezzo attraverso il quale conosce ragazze, flirta, ci si mette d’accordo per ottenere da loro incontri che troppo spesso si rivelano poco soddisfacenti.
Ciò che nasce virtualmente troppo spesso fatica a decollare nel mondo reale. E questo è una realtà tutta dei nostri giorni
La percezione di questo meccanismo porta un senso di frustrazione che il protagonista non tollera più bene.
Sente il bisogno di qualcosa di diverso…della realtà!
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Ogni cambio di umore, gioia o momento di sconforto è condiviso quotidianamente via Whatsapp con Martina, la sua migliore amica. Lei sa consigliarlo, stargli accanto e dire sempre la cosa giusta.
Incomprensibile infatti per la mamma di lui capire il motivo per cui suo figlio e Martina non stiano insieme. Ma questa è un’altra storia.
In C’era Quasi Una Favola qualcosa cambia repentinamente quando in una libreria della Capitale il nostro giovane amico incontra Francesca.
Lei è reale, in carne e ossa, bella, con capelli color del miele, dal “look giovanile estremamente vintage” e con le cuffie del walkman in gommapiuma nelle orecchie.
La segue, trova il coraggio e la ferma per parlarle.
Lei non ha Facebook, ne cellulare. Quando dovrà lasciargli un riferimento per rimanere in contatto gli darà il numero fisso di casa, dove vive col nonno a Campo de Fiori.
Un vero miraggio!
Ma a volte le cose sono diverse da come appaiono.
C’ERA QUASI UNA FAVOLA – TERRE SOMMERSE – 2017
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