Recensione di Chi Se Non Noi – Germana Urbani

Recensione di Chi Se Non Noi – Germana Urbani

Chi Se Non Noi è una fotografia illuminata del disagio che vivono molte donne. Anche gli uomini ci cadono ma in maniera minore e soprattutto meno empatica.

Siamo in un’epoca dove l’immagine è divenuta protagonista e l’immagine di sé può esasperare fino a diventare patologica.

In Chi Se Non Noi leggiamo di una storia d’amore, una come tante, dove la generosità ha un senso unico e l’amore un significato non condiviso.

Maria ha le idee chiare su tutto tranne che sul suo fidanzato, Luca, non capisce fino a che punto ci sia trasporto nella loro relazione. O forse lo capisce ma non vuole accettare la realtà.

“Luca tra poco compie gli anni. Voglio fargli un regalo che gli ricordi chi siamo e cosa stavamo costruendo insieme.”

Già, perché lei è una donna volitiva che va incontro alle obiezioni paterne se necessario per affermarsi. E’ una persona capace di ottenere ciò che vuole perché ha umiltà e testardaggine a volontà.

E’ quando appare Luca che entra in confusione e soprattutto quando sparisce. In una continua altalena di emozioni contrastanti, dove sembra sempre lei a rimetterci.

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Perché Luca è un muro invalicabile, un cuore impenetrabile e un’anima oscura. Nulla è sicuro a partire dai suoi gesti imprevedibili che passano dal caldo al freddo e viceversa colpendo Maria dove invece vorrebbe essere accarezzata.

Chi Se Non Noi è anche un manifesto a difendersi dal narcisismo, un problema sempre più in voga in un’epoca dominata da influencers, followers e social media. Le persone più deboli e meno motivate nella vita possono cascare facilmente nel tranello dell’adulazione per poi ritrovarsi a essere schiave di cosa pensano gli altri.

Maria però non è influenzata al punto da restare impassibile al dolore e cerca aiuto nell’amica Giulia, nella famiglia, nei cari ricordi, nelle cure psicologiche e nei medicinali.

Sullo sfondo, c’è un fiume Po mistico, tetro, paludoso e lagunare, con le sue nebbie misteriose e i suoi tramonti e le sue albe al chiaroscuro, con un panorama che da favola può passare a incubo, con le tante usanze che lo riguardano e con gli abitanti locali che lo navigano sempre con un certo rispetto. Un luogo unico in Italia, incantato, ma non privo di insidie.

E’ forse lo specchio di Luca con questo fascino che attira e con questa repulsione che fa male?

Maria cerca in tutti i modi di resistere alla sua ossessione per Luca ma non ha difese contro se stessa. La manipolazione, il ‘tira e molla’, l’altalena tra il ‘ti amo’ e il ‘ti amavo’, le altre ragazze di Luca, la sparano nell’orbita delirante dell’assenza di certezze. In un argomento, come quello dell’amore, dove invece dovrebbero essere solide e ben definite. E ricambiate. Continuamente. Per non pensare a un finale inaspettato ma che la disperazione inventa pagina dopo pagina andando avanti in questo romanzo struggente.

CHI SE NON NOI – NOTTETEMPO – 2021

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