Recensione di Cuore Di Lupo – Becky Sharp

Recensione di Cuore Di Lupo – Becky Sharp

Cuore Di Lupo, una citazione:

“A quarant’anni suonati, Ophélie aveva più volte sperimentato che le tragedie lasciano, prima di tutto, uno strascico di irrealtà: quando qualcosa di orribile accade a pochi metri da loro, gli esseri umani si rifiutano di considerarlo vero e per un lasso di tempo indefinibile si comportano come se la vicenda appartenesse a un film.”

Cuore Di Lupo è un giallo che ci porta a scoprire gli anfratti più cupi del cuore umano. Luoghi dell’anima in cui nessuna espiazione appare possibile.

È una pace di cristallo quella che avvolge Torvez, il paesino arroccato sulla montagna a picco sopra il lago.

Una pace da brividi, pensa Ophélie.

Ha seguito Pierre, rassegnata a trascorrere un anno nel luogo in cui è cresciuto prima di diventare uno stimato accademico e trasferirsi a Parigi.

Ma a Torvez le maschere cadono in fretta: come per riflesso, quel reticolo di vicoli segreti inizia a generare tensione anche nel loro collaudato matrimonio.

E poi accade l’impensabile: una notte Gerda, la ragazza della malga, si presenta nel giardino di Ophélie del tutto fuori di senno e con le mani imbrattate di sangue.

Poco dopo la polizia trova sua madre barbaramente uccisa, secondo un rituale che rievoca la leggenda dell’Uomo Selvatico, il mostro spaventoso e mitologico che abita la tradizione di quei luoghi.

Dʼistinto, Ophélie decide di farsi paladina dell’innocenza della ragazza.

Insieme a un improvvisato detective è determinata a scoprire la verità, suscitando la reticenza, i sospetti e la contrarietà di Pierre e della sua strana cerchia di amici.

Via via che si addentra nel mistero, l’ombra del mostro sembra attrarla a sé: è lei che lo cerca o lui la sta trovando? E perché, sotto sotto, sente di comprenderlo?

Un passato silenzioso ha voglia di urlare la sua verità allontanandola sempre più da chi dovrebbe proteggerla.

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Becky Sharp, filosofa di formazione, è traduttrice, autrice e copywriter. Abbiamo già apprezzato la sua penna nella Recensione di Penelope Poirot E L’Ora Blu – Becky Sharp.

La Sharp si è rivelata al grande pubblico con la trilogia di Penelope Poirot, personaggio di sua invenzione, l’investigatrice maldestra pronipote del celebre Hercule Poirot.

Con Cuore di Lupo Becky Sharp abbandona la comfort zone rappresentata dai tratti della sua eroina e ci regala un altro grande personaggio femminile: Ophélie, la protagonista del libro.

Una donna anomala, fuori dagli schermi, tanto sensibile quanto attenta.

L’apparentemente svampita Ophélie si trova sbalzata a Torvez, posto così diverso dalla luminosa Parigi ove abitualmente risiede.

Un paese che sembra avvolto da una patina di noia, ma che instilla in lei un’inquietudine senza precedenti, minando perfino le certezze nel suo matrimonio.

Tutti i personaggi sono ben tratteggiati, la narrazione è incalzante, la scrittura curata, le ambientazioni alpine rendono conto dell’ermetismo della comunità.

Ogni capitolo del libro si chiude poi con un paragrafo che ci rende partecipi dei pensieri e dei sentimenti dello sconosciuto omicida: un espediente perfettamente funzionale per farci immergere nell’atmosfera gotica che pervade la storia.

Cuore di lupo riecheggia dei silenzi delle montagne, ma soprattutto delle parole non dette, delle reticenze e dei segreti che affiorano dal passato degli abitanti del paese.

Ma anche le ipocrisie sono destinate a cadere come foglie d’autunno.

CUORE DI LUPO – MONDADORI – 2021

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