Recensione di Il Giardino Dei Mostri – Lorenza Pieri

Recensione di Il Giardino Dei Mostri – Lorenza Pieri

Il Giardino Dei Mostri, di Lorenza Pieri, è un romanzo ambientato in Toscana, in Maremma, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta.

L’Italia sta cambiando. La ricchezza non è più privilegio di pochi, il benessere sociale dilaga. Ma non altrettanto l’uguaglianza e la parità sociale.

Chi è sempre stato ricco, svolgendo professioni elitarie, rimane al vertice e chi reinventandosi la vita ha fatto i soldi rimane sempre al margine.

Il Giardino Dei Mostri così racconta la storia di due famiglie, una locale, i Biagini, e una romana, i Sanfilippi.

La prima ha come capofamiglia Sauro, un buttero, che non ci sta ad essere un semplice allevatore di cavalli e si reinventa come proprietario di attività ricettive visto che in quegli anni la Maremma diventa polo attrattivo di tutta la romanità facoltosa.

La seconda, rappresentanza proprio di quella romanità, ha come capofamiglia Filippo, politico pieno di sé, intellettuale di sinistra.

Nel paese (uno qualunque della Maremma che l’autrice non rivela), nel pieno fermento dei cambiamenti che il turismo, i soldi, il benessere inevitabilmente portano, s’intrecciano le vite di tutti i componenti delle due famiglie.

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Dalle mogli, Miriam, moglie di Sauro, lavoratrice instancabile e donna con i piedi per terra, e di Giulia, moglie di Filippo, giornalista di fama, disincantata e annoiata dalla vita.

Dei loro figli “mostri”, Saverio, figlio di Miriam e Sauro, perennemente in lotta con il padre, e Luca, figlio di Filippo e Giulia, ragazzo viziato e abituato a vincere.

In mezzo a tutti loro poi c’è Annamaria, figlia minore di Miriam e Sauro, ragazzina quindicenne che ancora non sa che posto occupare, piena di complessi, timida, e forse anche un po’ bruttina se paragonata alla bella e sicura di sé Lisa, figlia di Filippo e Giulia.

Sarà Annamaria, alla ricerca di se stessa, in contrasto con gli schemi precostituiti dagli altri, che scoprirà un mondo parallelo, opposto a quello in cui vive.

Questo mondo è un luogo incantato, quasi magico, è il ‘Giardino dei Tarocchi’, dove un’artista franco-americana Niki de Saint Phalle, sta creando attraverso le sue istallazioni una visione onirica del mondo, fatta di sofferenza ma anche di riscatto, dove vale l’essere umano, la sua storia, la sua essenza non ciò che possiede.

Annamaria, giorno dopo giorno, attraverso i racconti della vita dell’artista, personaggio quasi mistico, imparerà a conoscersi e a comprendere anche la sua unicità e il suo valore.

Il Giardino Dei Mostri è una storia poetica, tenera, dove l’autrice riesce a tracciare i cambiamenti di quell’epoca, raccontandoceli attraverso i numerosi personaggio che popolano il libro.

Un salto indietro nel tempo con una domanda che ci sorge spontanea: “è poi tanto cambiato il nostro Paese?”

IL GIARDINO DEI MOSTRI – EDIZIONI E/O – 2019

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