Recensione di Il Nemico – Vindice Lecis


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Il Nemico è l’ultimo lavoro del giornalista Vindice Lecis che è riuscito a raccontare il PCI e i suoi protagonisti durante il difficile periodo della guerra fredda. Il taglio che Lecis ha voluto dare è di tipo narrativo. Coinvolge il lettore tanto da tenerlo attaccato alle pagine con quel desiderio tipico di quando si vuole vedere “come va a finire”.

Il Nemico comincia con un misterioso episodio. Siamo nel 1951 e un gruppo di uomini riescono a introdursi nella casa dell’allora segretario del Partito, Palmiro Togliatti e della sua compagna Nilde Jotti per “piazzare” dei microfoni.

“In ogni stanza nascosero quei piccoli oggetti: nella cassettiera della camera da letto, sotto il tavolo del tinello, nella base dell’armadio, nell’intercapedine della libreria che campeggiava nello studio di Togliatti (…) Il capo di quel gruppo un’ora dopo entrava a passo rapido nella sede nazionale del Pci (…) Avete fatto, Leo? (…) Abbiamo fatto quanto ci ha chiesto il Partito.”

L’Italia di quegli anni era un Paese che si leccava ancora le ferite dopo la guerra. Il Pci era un partito con due milioni di iscritti e diecimila sezioni. I suoi elettori appartenevano soprattutto alla classe operaia che lottava strenuamente per affermare i suoi diritti, a capo del Governo c’era De Gasperi.

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“A Roma sono stati arrestati (…) 868 lavoratori, 1.119 sono stati processati in pretura o in tribunale – naturalmente parlo solo di cause di carattere politico e sindacale -, dei quali 760 sono stati condannati a pene varie”.

Ciò che rende speciale il racconto che Vindice Lecis fa ne Il nemico, è che riesce a raccontarci anche l’aspetto umano ed emotivo di quegli uomini e donne che volevano fare la storia. Molti erano solo dei ragazzi con i loro desideri e le debolezze tipiche dell’età.

Suggestivo, per chi come me non ha vissuto in prima persona quegli anni, ma solo attraverso i racconti dei nonni, leggere degli attentati a Togliatti,  immaginarlo in convalescenza a Mosca, interlocutore di fiducia di Stalin.

Vindice Lecis ci restituisce, raccontando tutto questo ne Il Nemico, pagine importanti di storia, grazie a documenti inediti che ha avuto l’opportunità di consultare e alle schede segrete dell’Ufficio quadri del Pci che hanno svelato anche aspetti inquietanti della vicenda Gladio.

Una scrittura obiettiva, senza le sbavature di opinioni non richieste, Lecis fornisce ai lettori le informazioni per poter riflettere. E lo fa con la maestria del giornalista abituato ad “indagare” e riferire.

IL NEMICO – NUTRIMENTI – 2018

 

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