Recensione di Il Vizio Della Solitudine – Raul Montanari

Il Vizio Della Solitudine è il nuovo romanzo noir di Raul Montanari.

Ennio Guarnieri è un ex poliziotto, cacciato dalla polizia per aver pestato i piedi a un uomo potente. Vive solo in un appartamento con pochi mobili e un angolo palestra, la sua mania.

In Il Vizio Della Solitudine andremo alla scoperta della vita di un uomo solo portato dalla vita a diventare un eroe.

Ennio si sostiene con l’eredità dei suoi genitori, morti in un tragico incidente. Non ha amici. Non ha una fidanzata, solo donne di passaggio a cui non si lega e a cui non racconta nulla di sé.

Ennio ha un unico legame forte: quello con la sua maestra delle elementari, dove si reca due volte alla settimana per fare lezioni private: infatti Ennio ha deciso di rifare da capo le elementari, nonostante ormai da tempo sia diplomato.

Per non perdere tutti quei piccoli particolari che quando si è bambini non si riesce a cogliere.

Ennio vive una vita monotona, sempre uguale, solitaria, fin al giorno in cui per caso assiste a un’esecuzione. D’istinto sventa l’uccisione di un uomo. Da quel momento diventa il bersaglio di una misteriosa organizzazione di giustizieri.

Ennio, si troverà di fronte a una svolta: servire la legge o scegliere la giustizia?

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Morire lui stesso o uccidere altri uomini?

E quando l’incontro con una ragazza speciale e diversa dalle altre, Greta, sembrerebbe per Ennio aprire le porte ad una possibilità, la solitudine torna a piombargli addosso.

Perché a volte la solitudine diventa una scelta, un vizio appunto, non una condizione da rifuggire.

Montanari con la sua scrittura veloce e incalzante, a tratti malinconica, anche ironica, trascina il lettore. Lo porta in una storia che è si un noir ma anche un viaggio introspettivo nell’animo umano.

E’ anche un ottimo regalo per gli amici appassionati di thriller che vogliono leggere qualcosa di diverso dal genere convenzionale

IL VIZIO DELLA SOLITUDINE – BALDINI+CASTOLDI – 2021