Recensione di Le Vite Impossibili di Greta Wells – Andrew Sean Greer


Andrew Sean Greer Recensioni

Le Vite Impossibili di Greta Wells” è un romanzo di Andrew Sean Greer, tradotto dalla bravissima Elena Dal Pra definito dai critici, all’uscita, un libro proustiano.

Madonna, visto il successo ottenuto negli USA, ne acquistò i diritti per farne un film. Io sono una fan di Andrew Sean Greer, recentemente insignito del Premio Pulitzer per il romanzo Less.

Ho letto tutto quello che ha scritto e pubblicato in Italia e un suo talento incredibile è certamente trovare degli incipit ad effetto.

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Questo è quello di Le Vite Impossibili di Greta Wells:

Una volta nella vita, l’impensabile capita a tutti.”
I temi cari a Greer tornano anche qui, l’ossessione del tempo che passa, il tema dell’omosessualità e quello della famiglia”

E’ il 1985, Greta è una giovane donna di New York, il fratello gemello, Felix, è morto e lei ne è rimasta molto colpita. Il suo compagno, Nathan l’ha lasciata quando non è stato più capace di reggere questa sua immensa tristezza:

E‘ quasi impossibile rendere il senso della vera tristezza; è una creatura degli abissi che non può comparire alla vista.

Greta cade in depressione e decide di sottoporsi ad un trattamento psichiatrico che la porta a “vivere” contemporaneamente in tre epoche diverse:
nel 1985, l’anno in cui si svolgono i fatti,
nel 1918 anno in cui è un’adultera,
nel 1941 anno in cui invece è moglie e madre.

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“Esiste di sicuro, il posto dove ogni stortura è raddrizzata, e allora perché io non l’avevo trovato? (…) Forse il mio compito era crearlo. (…) Se l’amore ci ha abbandonato, bé, esisterà un mondo dove non è successo. Se è arrivata la morte, esisterà un mondo dove è stata tenuta a debita distanza.”

Se ne Le Vite Impossibili di Greta Wells, proprio il fratello morto e l’ex compagno, Nathan, rimangono in tutte le tre vite una costante, al contrario è lei, Greta, la sua personalità, che subisce incredibili cambiamenti.

Un viaggio vissuto nell’inconscio per incontrare le tante se stessa.
Quando la terapia elettroconvulsivante (elettroshock) sta per finire, Greta si trova a dover scegliere quale dei suoi “alias” vuole essere:

“Qual è il mondo perfetto se non quello in cui sei necessario?”

LE VITE IMPOSSIBILI DI GRETA WELLS – BOMPIANI 2013

 

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