Recensione di Lost Dog – Kate Spicer

Recensione di Lost Dog – Kate Spicer

Lost Dog di Kate Spicer è un romanzo ironico, divertente, ma nello stesso tempo assolutamente tenero.

Sì, perché quando si parla dei nostri amati cani, noi padroni improvvisamente ci trasformiamo e diventiamo come dei genitori che elogiano le prodezze dei loro figli.

Amare un cane ti può cambiare la vita e questo è quello che accade in Lost Dog.

Il libro è scritto in prima persona, è l’autrice stessa che ci racconta la sua storia.

Kate è una cinquantenne, giornalista di successo, vive a Londra tra feste ed eccessi e ha un compagno che stranamente riesce a sopportare tutte le sue sregolatezze.

Una notte, che si trasforma in mattina, in un festino a base di cocaina, Kate si rende conto che la sua vita è vuota. Senza un obiettivo.

Così decide di adottare un cane che chiamerà Wolfy, uno spelacchiato e buffo luncher, e che le cambierà la vita.

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I cani possono insegnare molto e sicuramente possono riempire i vuoti delle nostre vite con il loro affetto e con la loro semplice presenza in apparenza muta.

Kate ci racconta così la sua vita con Wolfy tra aneddoti spassosi e amicizie con altri padroni di cani.

Ma un giorno Wolfy scappa e si perde per le strade immense di Londra senza lasciare traccia.

Kate è presa dal panico e dal terrore di aver perso il fedele amico, così si lancia per giorni alla ricerca di Wolfy percorrendo strade, incontrando gente, non perdendo mai la speranza.

La sua ricerca si muove anche sui social e a breve la sua storia viene seguita da milioni di persone che unite si scambiano informazioni nello sforzo congiunto di ritrovare il cagnetto.

La estenuante caccia si popola di personaggi strambi, di incontri di strana gente, di avvincenti storie personali. Così Kate non si sente sola perché chi ama i cani, e in genere gli animali, è una tribù unita, solidale e compatta.

Lost Dog, ovvero il romanzo che ha conquistato le classifiche di molte nazioni, presto sarà anche un film.

LOST DOG – SPERLING & KUPFER – 2020

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