Recensione di Ribelle Senza Causa – Vincenzo Cantarella


Ribelle Senza Causa Recensioni

Ribelle Senza Causa, una citazione:

“Dobbiamo comunque arrenderci al fatto che il mondo va in una direzione diversa. Troppi interessi geopolitici, troppe paure, troppe persone che hanno paura di perdere i loro piccoli privilegi. Forse una soluzione radicale verrà nel futuro da sola, sulla scia degli eventi. Può darsi che cercare di rallentare lo sfascio, per quanto possiamo e anche se non crediamo sia plausibile, sia il vero eroismo.”

Ribelle Senza Causa unisce elementi distopici con gli stilemi del noir classico.

In un prossimo futuro l’Italia, stremata dalle crisi e dal malgoverno, è sconvolta da una serie di attentati.

Santi Torrisi, cinquantenne ex estremista politico d’origine siciliana, conduce una vita ordinaria a Milano, dove ha creato una piccola agenzia di investigazioni bancarie e finanziarie.

Un incarico riguardante la morte di un finanziere sconvolge la sua stanca routine per trascinarlo in una spirale di eventi che intaccano le sue convinzioni e condizionano i suoi comportamenti.

All’inizio incline alla leggerezza e a un’ironica avversione per la modernità, il protagonista diventa via via più cupo e disilluso.

Solitario e ribelle, in lotta con i fantasmi del passato e i pericoli del presente, trova una maturazione interiore nel mantenere una dirittura morale in una realtà in progressivo degrado.

Le canzoni rock con cui egli vorrebbe fuggire dal reale simboleggiano il destino, che resta incessantemente sullo sfondo dell’azione, sino all’ineluttabile The End cantata da Jim Morrison.

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Vincenzo Cantarella, originario di Acireale, è nato nel 1959. Vive a Roma, dove lavora come dirigente bancario. Tra i suoi romanzieri preferiti figurano Simenon, Orwell, Maupassant, Chandler e Dick.

Oltre che un giallo fantapolitico, Ribelle Senza Causa è anche un libro musicale, perché Santi Torrisi nelle sue cuffiette ascolta un’infinità di pezzi rock, che spaziano dagli anni ’70 ai ’90.

Con la musica Santi divide i suoi momenti, i percorsi, la vita. È lo scudo di un solitario che cerca di essere fedele a se stesso e ai propri ideali, in un mondo che sembra aver perso fiducia in tutto.

Percepiamo la sua alienazione, il dolore forte di chi non riesce più ad avere tra le mani la causa giusta per cui proporre un’azione morale e politica.

Ribelle senza causa è la storia di un eroe romantico all’interno di un contesto, purtroppo, futuribile.

Un romanzo che trasmette il messaggio che, malgrado tutto, esiste ancora spazio per il disinteresse e l’idealismo.

RIBELLE SENZA CAUSA – SCATOLE PARLANTI – 2021

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