Recensione di Spatriati – Mario Desiati

Recensione di Spatriati – Mario Desiati

Spatriati, l’ultimo romanzo di Marco Desiati, racconta la storia di un legame, quello tra Claudia e Francesco. Siamo alla fine degli anni ’90 e il “viaggio” in loro compagnia ci porterà alla soglia dei nostri giorni.

Puglia, Martina Franca, i protagonisti si conoscono ai tempi della scuola media. Condividono sin da subito un peso “particolare”: il padre di Claudia e la madre di Francesco sono amanti.

Se dalle prime battute la loro amicizia appare rabbiosa e più interessata all’ obiettivo comune: destabilizzare la coppia degli “adulteri”, con il passare del tempo si trasforma in un sentimento autentico e forte.

Iniziano i primi sconvolgimenti dell’adolescenza. Francesco si innamora di Claudia, pur nutrendo dei dubbi sulla propria identità sessuale. Claudia della vita.

«Facile rifugio l’amore non corrisposto, per le adolescenze solitarie e insicure, quelle di chi ancora non sa chi è, e io non sapevo quasi niente di me, e tutto ciò che ero stato fino ad allora lo tenevo nascosto, terrorizzato che potessero giudicarmi inadatto.»

Pagina dopo pagina, vivremo con loro l’esserci l’ uno per l’ altra, le prime trasgressioni. Le prime amare consapevolezze.

Superati gli anni del liceo, però, emergono le prime distanze fra i due. Francesco è legato al proprio paese d’origine e, pur vivendo sulla propria pelle quanto sia limitata la vita a Martina Franca, sente che quel luogo gli appartiene.

Claudia sente che il proprio destino è andare via. Parte, lo farà spesso. Vuole fare esperienze, allontanarsi da una realtà che sa essere crudele e soffocante.

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In Spatriati la vicenda è fluida, lo sono i personaggi con i propri turbamenti, il loro non chiudersi in un’ identità scontata e limitata. Il loro cercarsi e perdersi continuamente.

Tante sono le frecce, in tutte le direzioni possibili, che questa storia «disegna»: nuove città da vivere: Milano, Londra, Berlino; nuovi lavori, amori importanti e passioni travolgenti.

Solo una di queste disegnerà, nel tempo, un’ unica traiettoria, costante: il rapporto tra Claudia e Francesco.

Si trasformerà in un sentimento differente? O rimarrà un’ amicizia?  Ma ha forse senso chiederselo?

Spatriati racconta la storia di una connessione profonda, della sua evoluzione. Lo fa in maniera viva, poetica e potente.  Ma è anche un romanzo corale che racconta la provincia, i legami familiari, le zone d’ombra e i punti di forza dell’appartenenza.

Soprattutto racconta una generazione che per «essere» ha imparato a non definirsi.

Perché in fin dei conti alla fine siamo tutti un po’ “Spatriati“.

Quando le tue certezze appaiono via via sempre più lontane. Quando il luogo dove nasci in realtà ti vuole ramingo. Tu sei uno “spatriato”.

SPATRIATI – EINAUDI – 2021

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