Uno Più Uno Fa Uno è la terza raccolta di poesie di Valentina Casadei e la seconda che leggo, amo e di cui scrivo.
La prima è stata Tormento Fragile di un paio di anni fa.
Uno Più Uno Fa Uno è però diverso nel contenuto e nella struttura e qui, a seguire una serie di intense composizioni liriche, c’è il racconto poetico Tu e Io.
Metto radici, rapida e vitale
In tutti i luoghi in cui passo
Ora
Perché sono viva
Ogni giorno nuova
Perché sono talmente viva
Che il presente è tutto ciò che ho
Leggendole una dopo l’altra e fruendone con gusto, come pescandole da un rumoroso sacchettino trasparente di caramelle, le poesie di Valentina Casadei, della prima parte del libro, affrontano diversi temi.
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Si va dall’amore al tempo, col suo passato e presente, la libertà, la dolcezza, la vita…
Fabbricavo pensieri d’amore
Per l’uomo che ancora doveva arrivare
Era una lunga raccolta archiviata da tempo
Nel racconto poetico, in versi, abbiamo due protagonisti, Tu il bancario e Io la postina, ed un solo unico punto di vista.
Quello che ci viene narrato è la loro storia d’amore vissuta, e a noi rivelata, attraverso gli occhi di lei, da cui scaturisce tutta la umana parzialità della visione a senso unico all’interno di una coppia.
In un rapporto in cui la comunicazione è carente e i silenzi sono assordanti.
<<Com’è andata al lavoro?>>, ti chiedevo
<<Il solito>>, rispondevi, vago.
Non ti piaceva parlarne.
Condividevi solo le cose belle.
E io come facevo a capire chi eri veramente.
Non riuscivi a trovare parole,
Come io non riuscivo a trovare parole.
Un susseguirsi di quotidianità in cui lui e lei si relazionano, stanno insieme, condividono ma non si compenetrano, non si mescolano, come l’olio nell’acqua.
Ciò che li rende distanti e ognun per sé, sembra essere la mancanza di sicurezza in se stessi, di amor proprio, le paure che ognuno serba nel proprio cuore, i muri che tiriamo su per “difenderci” dall’altro.
Quella condizione meravigliosa per cui si è se stessi e felici di esserlo e di conseguenza, e solo di conseguenza, ci si può accompagnare, se lo si desidera, felicemente ad un altro essere umano.
Mentre leggo, tra i due si apre uno spiraglio di consapevolezza, per un epilogo da applauso.
UNO PIU’ UNO FA UNO – ENSEMBLE – 2020
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