Ricordati Di Sorridere – Intervista Daniele Di Benedetti

Ricordati Di Sorridere – Intervista Daniele Di Benedetti

Foto dalla pagina ufficiale Facebook

Daniele Di Benedetti, dopo la recensione di Ricordati Di Sorridere, ci parla ancora del suo libro e della tanta voglia di aiutare il prossimo.

Com’è nata l’idea di Ricordati Di Sorridere?

L’idea del libro è nata dalla mia storia. A un certo punto, da ragazzo insicuro, fin dalle elementari, racconto nel libro, mi sono costruito la maschera del cattivo ragazzo per sopravvivere alle maestre che mi facevano sentire inadeguato, diverso dagli altri, agli amichetti che mi prendevano in giro.

Insomma, per andare avanti e per superare tutto questo mi sono costruito questa maschera del cattivo ragazzo che poi mi ha portato a perdermi da me stesso fino a (a causa dell’infarto di mio padre che racconto in Ricordati Di Sorridere) iniziare questo percorso di rinascita. Di riscoperta. E soprattutto di costruzione di una nuova identità. Cioè l’identità del Daniele quello sicuro, quello più consapevole, con degli obiettivi, che realizza i suoi sogni. Insomma, il Daniele più di successo. E’ accaduto che sì, Daniele aveva questi obiettivi, Daniele voleva diventare una persona di successo, però poi nel diventarlo si è reso conto che non erano quei successi a renderlo felice.

A un certo punto nella mia vita, mi sono reso conto che, sì avevo raggiunto la vita che volevo, che avevo sempre desiderato, lavoravo viaggiando, ero guardato da tutti dal basso verso l’alto, tutti mi invidiavano, tutti avrebbero voluto vivere quello che vivevo io, guadagnavo bene, vivevo davanti al mare all’estero, insomma stavo vivendo la vita che avevo sempre sognato però ero profondamente triste.

Profondamente infelice. Per questo poi nasce il pop up che mi sono messo sul cellulare. Quindici volte al giorno mi usciva un pop up con scritto: ricordati di sorridere. Fino poi anche a tatuarmelo sul polso destro. Questa consapevolezza, cioè capire che nonostante i successi non ero comunque felice mi ha fatto realizzare che non erano i successi ad avermi reso felice, e che mi avrebbero dovuto rendere felice altre cose.

E altre cose poi sono nate da una profonda ricerca interiore, dagli eventi che poi casuali non sono perché la vita, il destino, l’universo ci porta davanti al nostro percorso, alle esperienze quando siamo pronti per raccoglierle. E quindi una serie di fatti mi hanno portato ad approfondire molto il tema spirituale.

Questo libro nasce da questa mia nuova consapevolezza. Ovvero che la felicità profonda, la serenità interiore, non è qualcosa che dobbiamo raggiungere attraverso i successi ma prima di tutto scoprire dentro noi stessi. Questo libro nasce con l’idea di unire due mondi che spesso sono contrastanti come il mondo della crescita personale, cioè raggiungi i tuoi obiettivi e sarai felice, e il mondo spirituale, ovvero, tu non hai bisogno dei successi e sei già felice come sei. Ricordati Di Sorridere mette insieme questi due mondi.

E’ servito tanto tempo per scriverlo?

Da dieci anni a questa parte uso molto scrivere, ho tantissime agendine sparse in giro per le varie case, anche a casa dei miei ne ho tantissime. Insomma, Ricordati Di Sorridere raccoglie tutte le consapevolezze degli ultimi dieci anni. Soprattutto l’ultimo è stato un anno importante dove ho deciso che avrei scritto questo libro e che il titolo sarebbe stato questo. Ho definito i quattro passaggi ‘ascolta’, ‘accetta’, ‘apprezza’ e ‘ama’ e diciamo che lo ho fatto a Bali, esattamente un anno.

E’ vero che ognuno di noi può diventare quello che desidera?

Sì, in parte. Dipende cosa è quello che desidera. Se quello che desidera parte veramente da se stesso, cioè prima si è ascoltato e accettato, quindi ha lavorato sui proprio mostri, e non è guidato dall’ego ma dalla propria consapevolezza allora sì perché ciò che desidera sarà congruente con se stesso. Se per esempio non sono portato per andare in moto e voglio diventare Valentino Rossi è una stupidaggine come se hai i piedi rettangolari e vuoi diventare Maradona o Messi o Ronaldo, difficilmente lo diventerai.

Puoi impegnarti quanto vuoi, ma il ‘vuoi puoi’ non esiste. Secondo me non è vero che puoi avere tutto dalla vita e puoi diventare qualunque cosa. Puoi diventare ciò che tu sei profondamente.

Invece le persone soprattutto nell’ambito della propria crescita personale inseguono un’identità che purtroppo non raggiungeranno mai. E infatti nella crescita personale spesso ti dicono, lo dicevo e lo dico anche io, ‘esci dalla ruota del criceto, vieni al mio corso, leggi il mio libro, applica questa strategia, così sarai finalmente tu a decidere per la tua vita e uscirai dalla ruota del criceto’. Ed è verissimo, poi noi usciamo dalla ruota del criceto, però nell’uscire dalla ruota, cioè senza agire e vivere nella zona di comfort, entriamo in un’altra ruota del criceto che è quella del ‘non arriverò mai’ e ‘non sarò mai soddisfatto’ e non so qual è meglio tra le due.

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Come ci si difende dalla negatività del prossimo?

Ci si difende con la consapevolezza. C’è una bellissima frase di Lucio Battisti nella canzone Emozioni: ‘prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po’ scortese sapendo che quel che brucia non sono le offese’. Da questa frase possiamo imparare tanto.

Quando qualcuno ci dice qualcosa e questo pensiero, questa frase, questo insulto ci fa soffrire, non è tanto per quello che ci stanno dicendo, non è tanto per la persona che ce lo sta dicendo, ma è perché quella cosa che ci dicono dentro di noi risuona in un certo modo.

Quindi prima di tutto dobbiamo lavorare su noi stessi, accettare i nostri limiti, iniziare a osservare e ad ascoltarci per poi accettarci, e quindi poi accettare anche negli altri delle modalità che non ci piacciono. Perché quando non ci piace qualcosa di qualcuno, quando noi odiamo qualcosa di qualcuno, è perché profondamente lo odiamo anche di noi stessi. O se non lo odiamo, abbiamo paura di viverlo, perché magari in passato lo abbiamo vissuto e allora lo odiamo quando lo vediamo negli altri. Prima di tutto lavorare su noi stessi e osservare.

L’osservare è una delle pratiche spirituali più potenti che possiamo fare.

Vedere, osservare, ciò che accade. Quali sono i comportamenti che generano altri comportamenti e quali sono gli schemi che le persone vivono. Già questo ci fa cogliere anche gli altri in modo diverso.

Perché la negatività si contagia e invece la positività è più difficile da trasmettere?

Dipende, non credo sia totalmente vero. Una persona positiva può anche portare la luce a dieci persone negative. Dipende da quanto rende quell’energia, in termini un po’ esoterici la chiamerebbero aurea. C’è un episodio bellissimo raccontato da Gandhi:

Una signora porta il figlio da Gandhi. Dato che il figlio è diabetico e non può mangiare dolci allora la mamma chiede a Gandhi di dire al figlio di non mangiare più caramelle. Gandhi dice alla signora che deve tornare da lui dopo tre settimane. La signora torna con il figlio da Gandhi dopo tre settimane. Gandhi con la sua serenità s’inchina, guarda il figlio negli occhi e gli dice: bambino non mangiare più caramelle ti faranno solo stare male. La mamma stupita guarda Gandhi e gli dice: “scusa Gandhi perché non glielo hai detto pure tre settimane fa?” Gandhi con un sorriso sarcastico gli risponde ‘”tre settimane fa mangiavo le caramelle.”

Quindi quello che avrebbe detto al bambino non sarebbe stato utile perché incongruente con quello che era tre settimane prima. Cioè io ti posso dire di non mangiare caramelle perché ti fanno male, ma se invece io le mangio le caramelle, tu percepirai non tanto le mie parole ma la mia energia.

Quindi penso che una persona veramente felice, non all’apparenza perché all’apparenza siamo tutti capaci di essere felici (ma sarà una finta felicità) può spostare decine, centinaia, migliaia di persone infelici.

Bisogna prima di tutto trovare profondità nella propria felicità.

Progetti futuri?

Allora Ricordati Di Sorridere è uscito da poco più di un mese, perché è uscito il 12 giugno 2018, ed è già alla terza ristampa. Quindi l’editore, Mondadori, è contentissimo, mi hanno già buttato lì l’idea di fare una nuova opera. Penso che nel 2019 usciremo con un nuovo libro, ma intanto continuiamo a spingere questo perché credo che le persone abbiamo davvero bisogno di questo messaggio così semplice e allo stesso tempo potentissimo. Questo per quanto riguarda i libri. Per il resto, chi mi segue sulla mia pagina Facebook sa che organizzo eventi e iniziative. Cerco sempre di aiutare le persone il più possibile in tutti i modi che conosco.

RICORDATI DI SORRIDERE – MONDADORI – 2018


 

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