Ricordi è la sincera autobiografia della cantante irlandese Sinead O’Connor. Una donna dalle mille sfaccettare, carismatica e libera sotto ogni punto di vista.
Ha iniziato a scrivere questa biografia nel 2015 per poi terminarla durante la pandemia dello scorso 2020.
In Ricordi c’è quella Sinead O’Connor che tutti avrebbero voluto conoscere di persona, non quella dei gesti eclatanti ma quella sincera e onesta, umilissima, e sempre pronta a farti fare una risata tra autoironia e aneddoti da rockstar.
Anzi, punkstar perché è così che preferisce definirsi, una donna anticonformista a partire proprio da quel taglio di capelli che rendesse anonimo il suo bel viso e il bell’aspetto. Proprio per fare parlare solo la sua musica. Con quella voce celestiale che tutti ricordiamo in “Nothing compares 2 you” che l’ha consacrata al mondo nel 1990.
Quello che non ricordiamo o forse non sappiamo proprio, è che non è stato Prince a proporgliela ma l’ha decisa lei di “coverizzare” da una precedente versione dei The Family, gruppo nel quale componeva sotto altro nome lo stesso Prince. La sua versione la trovi QUI mentre quella dei The Family la trovi QUI.
Quello che invece scopriamo leggendo Ricordi è il successivo e bizzarro incontro con Prince che Sinead racconta per filo e per segno senza peli sulla lingua. Un incontro al limite del film dell’orrore dove l’autore di “Purple rain” non fa un’ottima figura neppure come ossessivo pedinatore.
Sinead racconta la sua vita come se stesse parlando con un caro amico davanti a una tazza di té. Con profonda intimità e ricchezza di particolari assolutamente familiari.
A cominciare proprio dalla sua stessa famiglia dove una madre molto particolare la costringe a sottomissioni che di genitoriale hanno niente. E delle quali Sinead le mostra al lettore con devozione di particolari e con motivazioni che puntano sempre all’amore e mai all’odio.
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Anche quando la madre morirà prematuramente, pure lì il punto di vista della figlia rimarrà sempre amorevole nonostante i tanti torti, e le tante violenze, subiti.
“All’epoca in cui mia madre ci perse, io non volevo lasciarla. Quando nostro padre ci portò via, lei fece una tale sceneggiata, e piangeva sempre quando la vedevamo il sabato. Ero così in pena per lei. A casa di mio padre, mi infilai sotto il letto di mio fratello John e ululai esattamente come un lupo dalla mattina alla sera, finché non ci riportò indietro. Inoltre, cantavo spesso Bohemian Rhapsody a squarciagola insieme al disco, perché Freddie Mercury si rivolge a sua madre.”
Oltre il rapporto complicato e viscerale con la madre c’è anche quello con la religione e con quel Dio del cattolicesimo che nell’età adulta abbandonera per quello dell’Islam.
C’è il racconto per filo e per segno del controverso gesto di bruciare la foto del Papa, l’allora Giovanni Paolo II, dei motivi reali che l’hanno spinta a compiere un gesto tanto plateale e duramente contestato dal mondo credente.
Criticato dalla sua stessa Irlanda dove verrà riportata in gloria solo nel 2019 con una versione strappalacrime di quella “Nothing compares 2 you” che le ha dato la notorietà mondiale nel ’90 e che al Late Late Night Show, trasmissione irlandese, ha scosso i cuori con un’interpretazione maestosa, dolorosa ed empatica (il video dell’esibizione al Late Late Night Show lo trovi QUI).
Canzone che Sinead O’Connor ha sempre dichiarato essere una dichiarazione d’amore alla madre a partire proprio da quel “All the flowers that you planted, mama, In the back yard, All died when you went away” che la fa commuovere ogni volta che la canta.
E non finisce qui perché Ricordi è un libro pieno d’amore per la vita e di significati che solo una poetessa come Sinead O’Connor può trasmettere con lirismo e un punto di vista unico nel panorama musicale mondiale.
È anche un ottimo regalo per l’amico/a in cerca di una lettura che rivela la vera Sinead O’Connor non quel personaggio che i media più biechi hanno definito come pazza.
RICORDI – RIZZOLI – 2024
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