Il Dolore Della Guerra, una citazione:
“Le distruzioni possono essere riparate, le perdite compensate, le ferite guariscono e il dolore si fa pietra. Ma la tristezza nata dalla guerra sarà ogni giorno più profonda, più intensa, per sempre inconsolabile.”
Vietnam, Altipiani centrali, 1976.
Kien non si spiega perché, dal primo all’ultimo giorno di guerra, la morte non abbia posato lo sguardo su di lui.
Ha colpito i compagni accanto, ha spazzato il treno militare su cui non era riuscito a salire, ha portato via con sé un’intera generazione, la sua.
Ora che le armi hanno smesso di sparare, Kien ha una missione: recuperare i resti dei caduti in quella che ormai chiamano la Giungla delle Anime Urlanti, dove sette anni prima il napalm americano ha annientato il suo battaglione di 500 soldati, facendo di lui uno dei dieci sopravvissuti.
La Storia dice che hanno vinto, ma assolvendo il suo macabro compito, Kien non si sente vincitore, sente solo le voci delle anime perdute.
Sui corpi che raccoglie trova solo la violenza – testimoniata, subita, inflitta – che guasta tutto ciò che è umano, in modo definitivo e irreparabile.
L’esercito nemico dei ricordi lo assale a ondate, lo riporta agli orrori delle tante battaglie ma anche ai giorni dell’innocenza, all’amore per la sua Phuong quando ancora era possibile.
Forse per questo Kien è stato risparmiato: per raccontare che cosa rimane dopo che i fucili tacciono, dopo che non serve più uccidere. Per raccontare il dolore della guerra: a sé stesso, a chi verrà dopo, a chiunque voglia ascoltare.
Apparso per la prima volta nel 1994 in inglese, bandito in patria per la sua visione antieroica del conflitto, questo romanzo, ispirato alla vita dell’autore, è stato salutato dalla critica internazionale come il “Niente di nuovo sul fronte occidentale” del Vietnam.
Circolato nel suo paese clandestinamente e solo dopo il 2006 in modo ufficiale, è a oggi il libro più venduto della letteratura vietnamita.
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Bao Ninh è nato ad Hanoi nel 1952. A diciassette anni, come tanti altri ragazzi, si è unito all’Esercito popolare del Vietnam del Nord e ha combattuto fino all’ultima battaglia all’aeroporto di Saigon nel 1975. Nel 1991 ha scritto questo romanzo, che racconta la sua esperienza.
Il Dolore Della Guerra, alla sua comparsa, ha rivoluzionato il modo di raccontare il conflitto, abbandonando retorica e propaganda per rivelare la cruda realtà dell’esperienza umana sul campo di battaglia.
Neri Pozza ha pubblicato questo capolavoro in Italia, ove era finora inedito, lo scorso 25 aprile, a pochi giorni dal 50° anniversario della fine della guerra del Vietnam (30 aprile 1975).
Diciamolo subito, questo è un libro bellissimo e struggente, che gronda in eguale misura dolore e lirismo.
Bao Ninh esplora non solo gli orrori della guerra, ma anche le cicatrici invisibili che lascia in chi sopravvive.
Il protagonista Kien è un alter ego dell’autore, che ha combattuto nella Brigata Gioventù d’Assalto 27. L’incarico di recuperare le spoglie dei caduti risveglia in lui i ricordi del passato, dando vita a una narrazione non lineare che oscilla tra presente e passato, tra la Hanoi del dopoguerra e gli scontri a cui ha partecipato.
Il legame tra Kien e Phuong, interrotto brutalmente dall’inizio delle ostilità, diviene il simbolo di tutto ciò che il conflitto ha annientato: innocenza, speranza, futuro.
Il Dolore Della Guerra è un romanzo popolato di fantasmi, che non fanno paura ma tenerezza, e per i quali su prova un affetto quasi filiale.
Il racconto di una generazione di sconfitti, sia quelli morti che quelli sopravvissuti ai combattimenti.
Perché la guerra non ti maciulla soltanto la giovinezza ma, soprattutto, l’anima.
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IL DOLORE DELLA GUERRA – NERI POZZA – 2025
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