Resolution di Irvine Welsh – Recensione


Resolution Recensioni

Resolution è la nuova avventura in “giallo” del genio letterario di Irvine Welsh.

L’epopea welshiana dei suoi personaggi ci ha abituato a seguirli nella loro crescita, o declino, in più storie o più romanzi.

In Resolution abbiamo protagonista quel Ray Lennox che seguiamo dal romanzo “Il Lercio”. Un romanzo ricco d’invenzioni, tra cui la tenia, che sovrasta il pensiero del protagonista Bruce Robertson.

Stavolta però dopo la passata odissea personale in una lotta interiore tra bene e male, ebbrezza e sobrietà, moralità e depravazione, sembra essere arrivata la svolta.

Lennox infatti torna indietro a quel tunnel dove la sua vita di ragazzino (“bamboccino” per citare la traduzione letterale del sapiente Massimo Bocchiola) ha preso una piega forzata e intrisa di un malessere profondo e stagnante.

Una condizione che lo ha cresciuto in maniera poco costruttiva come lo abbiamo già letto anche in “Crime” e “I Lunghi Coltelli” (nostre recensioni ai suoi libri le trovi cliccando QUI) e che adesso arriva a una risoluzione, appunto.

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“Tu e Les avevate fatto quello che facevate sempre: scambiarvi un’occhiatina per vedere che non aveste scaga, poi spingere le bici e voi stessi nelle ombre. Non si vedeva quasi niente, soprattutto man mano che ci si inoltrava. Guardavi su, a quei fanali mosci giallo-arancio sul soffitto che illuminavano la ghiaia bagnata sotto i piedi. Poi, al centro della galleria, il punto cieco da paura, dove non si vedeva la luce né da una parte né dall’altra.
Le voci… e poi…”

Ecco che Lennox a ritroso ricostruisce il suo trauma e pezzo dopo pezzo inizia a ricordare quello che si era sforzato di dimenticare.

Quell’amicizia con Les, che dopo il tunnel è diventata unione in un dramma che due ragazzini non dovrebbero mai vivere, lo spinge ad andare oltre la propria memoria verso la risoluzione di tutto, a partire da se stesso.

Come sempre Irvine Welsh intelaia una trama al cardiopalma e tutto può non essere quello che sembra. Le persone che Lennox ha intorno potrebbero essere più ostili di quello che sembrano mentre i cattivi potrebbero esserlo ma con un motivo inaspettato.

Lennox andrà avanti con le indagini e scoprirà i legami dei suoi aguzzini con la realtà che lo circonda. Motivazioni inaspettate e sentimenti mai trasmessi porteranno avanti la trama con risvolti al limite del macabro verso una perversione che inquieta il lettore. Ma anche quando scandalizza bisogna proseguire la lettura perché ogni passaggio è originale e vira verso angoli impensabili della storia.

“…però sei sempre stato nella mia vita, Raymond, non sei mai andato via… avevo seguito la tua carriera il più possibile… all’inizio per curiosità… ricordi sempre quelli che l’han passata liscia… erano i primi tempi, ero un novizio… poi quando ho visto che lavoro avevi scelto ho capito perché facevi quello che facevi, e ho capito che ci avresti cercati, che eri pericoloso… ma poi ho sentito che ti eri bruciato, ti avevano messo sulla brutta strada, un piedipiatti…”

Non c’è però solo il tunnel a inspessire la trama ma anche scoperte che affiorano tramite registrazioni. Uomini vicini alla famiglia che assumono una nuova veste. Lennox imparerà a sue spese come la sua infanzia sia stata molto più complicata di quello che ricorda. E quegli indizi che mano a mano si sistemano uno accanto all’altro daranno una prospettiva nuova a persone vicine, anzi vicinissime, e soprattutto insospettabili.

Un’altra ottima prova dello scrittore Irvine Welsh che crea prima di tutto psicologie uniche che trasportano la lettura dentro pensieri che molti di noi non si sognano neppure nei peggiori incubi. Quando poi parte l’azione, il risultato è sublime, o come direbbe un suo personaggio “garantito, al limone.”

RESOLUTION – IRVINE WELSH – GUANDA – 2024

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