Pietro Maraschino è un cronista di nera, un giornalista di quelli come ce ne sono rimasti pochi. Rognoso, cinico, allergico alle regole e ai cliché, schietto, dissacrante e onesto.
Beve caffè ristretto e amaro, non usa la suoneria del cellulare perché “… è volgare e mette ansia“, ha una gatta di nome Ollie come compagna di vita e una relazione con una giovane psicologa, Veronica, di cui è l’amante.
“Veronica era venuta a cena, puntualissima alle otto. Squaglio di formaggio croccante al lampone, prosciutto spagnolo, insalata di agrumi. Una bottiglia di champagne per cominciare e una di Etna rosso per chiudere. Tra le due bottiglie, sesso. A mezzanotte Veronica se n’era andata.
“Ma non vuoi restare?”
“Non ti scordare il nostro patto: mai dormire insieme”.
Maraschino detesta lavorare dietro a una scrivania, davanti a un computer, convoca le riunioni al bar e per elaborare le sue teorie e comprendere meglio la realtà gira per Roma, la sua amata città nonché scenica co-protagonista, con l’unico mezzo che permette di farlo davvero.
Il motorino.
Nel frattempo medita, riflette, rielabora, le sue sinapsi creano collegamenti utili per arrivare a vere e proprie epifanie.
In Un Caso Per Maraschino, che è il primo capitolo di questo nuovo, e già amatissimo, protagonista creato dalla prolifica mente dello scrittore Paolo Zagari, Maraschino si trova alle prese con un omicidio complesso, in cui i livelli di lettura della storia sono molteplici e nulla è come sembra.
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Ha una sveglia stagista, Elettra Rossi, e un caporedattore, Caporali, che gli sono accanto. Uno lo incalza mentre l’altra gli dà una mano e intanto impara il mestiere… alla maniera di Pietro Maraschino!
“Scordati tutto quello che hai studiato. La redazione di un giornale ti uccide, spegne le tue capacità immaginative, diventi tutt’uno col computer perdendo il contatto con la realtà”.
La vittima, in Un Caso Per Maraschino, è il proprietario del locale più frequentato di Roma, e il suo corpo viene ritrovato a Trastevere, su una panchina.
Si chiamava Lucchini, lascia una giovane moglie, un figlio appena nato e ben poca chiarezza sul suo passato.
A ucciderlo, un colpo di pistola dritto al cuore.
E non sarà l’unico a morire…
Il giornalista, la cui unica certezza è il dubbio, investiga intrecciando la sua vita al suo lavoro, che poco sono scindibili, e i personaggi che incontra, con cui parla e interagisce, sono per lui gli ingranaggi di un unico insieme che gli rivelerà la soluzione.
Ma una soluzione in cui non esiste una netta distinzione tra giusto e sbagliato, bianco e nero, buoni e cattivi.
Maraschino è un giallo, un noir, una commedia, una sceneggiatura dalle vivide immagini, Un Caso Per Maraschino è un libro che si legge d’un fiato e non solo per la maestria degli intrecci.
Ci si affeziona subito al protagonista, ai suoi pregi e difetti, tanto da desiderare di conoscerlo meglio.
E alla fine delle indagini resta l’idea di un amico con cui vorresti ogni tanto andarti a bere una cosa e fare due chiacchiere, per sapere che ha da raccontarti. Col suo personalissimo modo di vedere e vivere la vita.
Pagina dopo pagina.
UN CASO PER MARASCHINO – FRATELLI FRILLI EDITORI – 2024
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