Recensione di La Terza Guerra Mondiale – The Zen Circus

Recensione di La Terza Guerra Mondiale – The Zen Circus

La Terza Guerra Mondiale è il nuovo album esplosivo degli The Zen Circus.

Per loro è La Terza Guerra Mondiale e come dargli torto?

Di questi tempi forse stiamo vivendo una terza guerra mondiale, e non ce ne accorgiamo, combattuta sul web con armi telematiche e in banca con cifre numeriche invece che in strada con armi che neppure se fossero nucleari saprebbero essere tanto distruttive.

Ne La Terza Guerra Mondiale, Appino e compagni di band esprimono la solita smisurata sensibilità verso il mondo che li circonda usando la musica rock come un mezzo di comunicazione semplice, efficace e diretto.

Le cose facili sono quelle che arrivano di più e gli Zen Circus, armati di voce, chitarra, basso e batteria sfruttano al massimo il loro lirismo e la capacità di battere la lingua dove il dente duole. Espongono i mali della società.

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Chiaro che anche il particolare non è lasciato al caso. Così anche storie di ordinario disagio vengono messe in luce per diventare poetiche, prima ancora di essere moniti di denuncia sociale.

Non c’è da stupirsi poi, che il suono sia perfetto. Gli The Zen Circus hanno affinato la loro arte direttamente sul campo. Tantissimi i concerti che hanno fatto in ogni parte d’Italia. Da qui, la nomina di tutte quelle città alla fine di “Pisa merda”?

Le chitarre, elettriche sempre al punto giusto, sono il membro aggiunto della band, distorcendo sempre in maniera divina un’atmosfera che già la voce di Appino renderebbe empatica insieme al basso di Ufo e alla batteria di Karim.

Fermo restando lo splendido lavoro generale dell’album, bisognerebbe aggiungere che brani come “Non Voglio Ballare”, “Pisa Merda”, “L”anima non conta” o la omonima “Terza Guerra Mondiale” mostrano un poco in più quell’irriverente ironia che li ha contraddistinti sempre nel loro lungo viaggio nel rock italiano. E che è anche una costante del nuovo album.

“Ylenia”, “San Salvario”, “Terrorista”, “Zingara” e “Niente di spirituale” mostrano un po’ di più invece la grande capacità di raccontare persone e personalità con toccante lirismo e schiettezza cazzeggiando, se c’è da cazzeggiare, ma diventando incredibilmente seri quando ce n’è la necessità.

La stessa copertina de La Terza Guerra Mondiale, dentro un contorno di un’azione di guerra, mostra gli The Zen Circus che in allegria si prendono un aperitivo tra i ruderi.

Si scattano un selfie con tanto di volti sorridenti e ammiccanti, come se nulla di tragico stesse accadendo intorno a loro.

Non è forse quello che viviamo in questi giorni?

Embletica la scelta per l’ultima canzone dell’album, ovvero “Andrà tutto bene”.

LA TERZA GUERRA MONDIALE – LA TEMPESTA – 2016

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