Recensione di Parole Di Lucio – Renato Marengo


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Parole Di Lucio è una testimonianza unica, storica, vissuta e scritta in prima persona da Renato Marengo, un poliedrico addetto ai lavori che il destino ha sistemato nel posto giusto e nel momento giusto.

Il caso ha voluto che fosse anche l’uomo giusto, qualcuno parlerebbe di fortuna, ma non è così, perché Marengo sa esattamente intavolare un feeling con un mostro sacro della musica italiana, un essere mitologico per i giornalisti del tempo, ovvero Lucio Battisti.

È il 1974 quando Renato Marengo si trova al Mulino, lo studio di registrazione che Mogol ha messo su proprio per la brama di riservatezza di Battisti, per un motivo molto importante.

E’ lì per la registrazione del nuovo lavoro di Tony Esposito, che ha portato lui alla ribalta, quando il mondo degli scommettitori musicali non credeva che un disco strumentale avrebbe potuto avere successo in Italia.

Nel Mulino, appare Battisti che sta registrando “Anima Latina”, un album, nato dopo un viaggio introspettivo nel cuore dell’America Latina,  nel quale vuole esprimersi in un altro modo rispetto a quello che lo ha consacrato un Dio del pop.

In Parole Di Lucio Marengo è istintivamente attirato perché, da navigato rockettaro, sente le vibrazioni della sua anima avvicinarlo a quell’uomo che fino al giorno prima aveva snobbato come un semplice creatore di canzoni di musica leggera.

Invece no, e Battisti diventa una curiosità irrinunciabile al quale andare dietro perdendo di vista il disco e Tony Esposito stesso.

Marengo si accorge che Battisti potrebbe celare anche lui un lato sorprendentemente rock.

Passano cinque giorni nei quali Battisti si confida addirittura non sapendo che chi ha di fronte, oltre a essere un produttore col pelo sullo stomaco, è anche un critico musicale per la rivista di culto Ciao 2001.

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Battisti scoprirà il segreto quando a una cena Mogol lo dichiarerà ai commensali proponendo di mettere su un’intervista per apparire anche sulla carta stampata.

Mogol era anche il produttore di Battisti e aveva paura che il disco “Anima Latina” non venisse capito, e apprezzato, dai milioni di fans di Lucio Battisti e quindi perché non anticiparlo con un’intervista?

Battisti accettò e Marengo dopo aver attraversato tutti gli stati possibili dell’ansia viene raggiunto da una possente scossa di adrenalina che lo aiuterà in pochissimo tempo a creare uno scoop che rimarrà nella storia della musica italiana.

Parole di Lucio è una stella nello spazio dei libri “musicali”.

L’argomento Battisti nasce come una nebulosa. Prima con un’introduzione di Francesco Coniglio. Poi con un saggio di Gianfranco Salvatore Lo accendono fino a splendere di luce propria. Si trasformerà poi in una stella con il racconto di quell’avvenimento eccezionale che è l’unica intervista mai rilasciata su carta stampata da Lucio Battisti.

Racconto arricchito dai prestigiosi testimoni oculari che lo impreziosiscono oltremodo di sfumature celesti.

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