Recensione di La Felicità Degli Altri – Carmen Pellegrino

Recensione di La Felicità Degli Altri – Carmen Pellegrino

La Felicità Degli Altri è un romanzo sulla ricostruzione di sé attraverso le proprie ombre. Cloe la protagonista, è un’ anima inquieta. Vive la propria quotidianità sottraendosi alle emozioni e ai rapporti personali. Ha un lavoro come correttrice di bozze, relazioni sentimentali traballanti, qualche amicizia. Ma nulla sembra coinvolgerla.

Come se non ci fosse energia vitale a cui attingere. Come se non ci fossero sentimenti, turbamenti a cui aspirare.

In La Felicità Degli Altri questo è quanto accade in superficie. Ma cosa nasconde Cloe? Qual è il trauma che la custodisce? Quali sono queste ombre che le passano accanto?

Pagina dopo pagina ricostruiamo la sua storia. La storia della sua famiglia. Di suo fratello.

Cloe ha vissuto un’ infanzia difficile, in un contesto familiare patologico. Una madre disturbata, un padre assente. Lei e suo fratello, Emanuel, vengono presto affidati alle cure di una casa famiglia. Eccola la prima grande crepa. L’abbandono. La perdita.

Ne seguiranno altre più dolorose.

La Felicità Degli Altri ci offre una prospettiva non lineare degli eventi. Ma come «in un lancio di elastico» andiamo avanti e indietro nel passato e nel presente di Cloe.

E proprio in un momento del presente, assistiamo alla sua rinascita. Grazie all’incontro con un professore di Estetica, «il Professor T». Con cui ha inizio un dialogo salvifico e conoscitivo.

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A questo punto il tempo si ferma e diventa una possibilità. La possibilità di comprendere e di guardare con occhi diversi i propri fantasmi.

«Dicono che ci sia un posto nel mondo per ciascuno di noi e e a quello tendiamo senza sosta, anche se non si sa dove sia, anche se non abbiamo le coordinate per raggiungerlo e non ci sono mappe a indicarcelo. Dicono che una volta raggiunto è come l’abbraccio che accoglie, come la parola che lenisce, quando finalmente viene detta. Poteva quel ritorno darmi la pace, o era solo un altro incaglio del destino, un altro evento incidentale dal possibile non senso?»

Tornerà Cloe a chiudere il cerchio con il proprio passato? Tornerà al punto di inizio?

La  Felicità Degli Altri appare, solo inizialmente, come un romanzo sull’accettazione degli squilibri interiori e dello stordimento che questi causano.

In realtà è un romanzo sulle occasioni. Sulla possibilità di rinascere partendo dal proprio dolore. Come dire: le sofferenze siano ombre, ma siano anche delle confidenti.

LA FELICITÀ DEGLI ALTRI – LA NAVE DI TESEO – 2021

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