Recensione di Scemocrazia – Massimiliano Parente


Scemocrazia Recensioni

Scemocrazia punta il dito verso l’ottusità della gente. Su quella sorta di ‘pensiero non pensiero’ che si basa su dicerie e leggende. E che cambia nel tempo in maniera irrazionale, senza coerenza, cercando risposte assurde a domande semplicissime.

La prima che viene in mente è per esempio: perché si fanno i vaccini? Nel capitolo dedicato allo Scemo No Vax c’è spiegato il motivo in modo chiaro, esaustivo e lampante e la risposta che ne viene data dallo scemo dedicato.

Intendiamoci, in Scemocrazia, lo scemo non è chi la pensa differentemente dall’autore, ma chi si adagia su motivazioni del più nefasto sentito dire e poi non accetta di cambiare idea sull’argomento. Ne fa un fanatismo al limite della religione.

Lo scemo di turno ce lo abbiamo tutti. E’ innegabile. Lo si sopporta per amicizia, magari per parentela, ma quello schianto di pensiero che assume nella vita quotidiana non possiamo nasconderci che ci provoca un’orticaria mentale.

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E su questo argomento Massimiliano Parente ci regala una carrellata di scemi che sembrano materializzarsi mentre li leggiamo.

Li vediamo mentre azzeccano complotti e se smentiti svuotano lo sguardo, aspettano a bocca aperta qualche secondo e propinano ancora la stessa teoria leggendaria.

Cosa fare in questi casi? Leggere Scemocrazia, ovvio.

C’è una soluzione per tutti gli scemi. Con tante spiegazioni, e tantissime notizie, che ci salvano da molte di quelle situazioni nelle quali vorremmo sparire e apparire da un’altra parte. Chiaramente, dopo aver pensato: ma questo è scemo o ci fa?

Verrebbe da aggiungere alla carrellata di scemi, anche ‘lo scemo di instagram’, o la scema ovviamente, ovvero quello/quella che si fa il profilo privato su Instagram perché tiene alla privacy e poi su facebook invece spara a tutto spiano foto dei figli o di quando va in vacanza e lo spiattella con selfies da spiaggia regalando le vacanze ai ladri che le svaligeranno la casa incustodita.

Ma indubbiamente per noi di Rock’n’Read è risaputo che il più scemo di tutti è quello che dà retta al detto ‘Scemo chi legge’. Nella lettura c’è tutto e previene tanta, tantissima scemenza.

Dopo aver letto Scemocrazia vi sarà impossibile non inquadrare qualche vostro amico o conoscente, sappiatelo. Fermo restando che ognuno di noi, in qualche modo, e per qualcosa, è scemo a modo proprio.

SCEMOCRAZIA – BOMPIANI – 2018

 

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