Storia Della Pasta In Dieci Piatti è un libro necessario per comprendere le origini della nostra cucina.
In un periodo dominato dal fanatismo culinario, alcune benevole azioni personali possono portare a reazioni dal sapore medievale.
“Mi sono scordato di comprare il guanciale; malauguratamente, non ho neanche il pecorino. Apro il frigo, prendo la pancetta affumicata, le uova e il parmigiano. Mi faccio una carbonara. Prima di assaggiarla la fotografo e la posto su Facebook. Una pioggia di insulti. Se provo a difendermi, si passa alle minacce.
Chi mi aggredisce in questo modo?
Un particolare tipo umano (una legione, in verità) che nel corso del libro chiameremo <<il gastropurista>>. Il gastropurista è il nuovo sacerdote della tradizione culinaria. Il gastropurista sa (crede di sapere) sempre quali sono gli unici e insostituibili ingredienti ammessi in ogni ricetta tipica.
In Storia Della Pasta In Dieci Piatti andremo alla scoperta delle pietanze che ci rendono famosi nel mondo (culinario e non).
L’autore, Luca Cesari, ci porterà in un viaggio letterario dedicato a comprendere le origini di piatti che abbiamo radicati nel dna ma dei quali, probabilmente, non ne conosciamo in pieno la storia.
Non la conosciamo noi e (forse) nemmeno molti dei sopracitati gastropuristi.
Si partirà dalle tanto decantate ‘Fettuccine Alfredo’ che fanno sempre sorridere noi italiani (gastropuristi e non) quando andiamo all’estero e le troviamo regolarmente in un ristorante che si definisce italiano.
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In realtà, le ‘Fettuccine Alfredo’, sono italianissime e nascono proprio a Roma per mano di un cuoco omonimo che nel tempo si è fatto un nomea grazie alla sua ricetta fino a esportarla all’estero.
Così andremo avanti tra le tanti ricette presenti all’interno del libro. Per esempio, ‘L’amatriciana’, nota in tutto il mondo per la semplicità e la difficoltà nell’unire e nella cottura dei pochi ingredienti che la rendono tanto speciale. Quella nostra ricetta che creò il conflitto tra il pluristellato Carlo Cracco e lo stesso comune di Amatrice per l’aggiunta da parte dello chef di un ingrediente in più, ovvero la cipolla.
E i gastropuristi insorsero, probabilmente. E, a parte gli scherzi, non solo loro, ma pure tutto il mondo della cucina tradizionale.
Ecco lo spunto è utile all’autore per raccontarne le origini, le supposizioni, le leggende e la più possibile e concreta storia dalla nascita della ricetta fino a tempi nostri.
E così si andrà avanti sempre in Storia Della Pasta In Dieci Piatti con un pizzico di ironia, tante fonti certe e il piglio giusto per imparare da dove provengono i nostri piatti tradizionali.
Ci farà ragionare su come anche quelli non presenti in questo libro, avranno sicuramente una storia per la ricetta che a parole sarà diversa dalla sua evoluzione in cucina.
Come per esempio nel capitolo dedicato alla Carbonara.
<< Vieni a cena da me, ho fatto una carbonara da leccarsi i baffi: aglio, pancetta, gruviera e uova rapprese in padella insieme agli spaghetti, come vuole la ricetta originale. >> Se questa è la premessa alla carbonara che state per mangiare i casi sono due: o il vostro ospite è un sadico, oppure è uno storico della gastronomia, il che potrebbe essere anche peggio.
E ne scopriremo delle origini e una storia assolutamente particolare che si scosta dal mito della preparazione a richiesta di uno straniero che voleva la sua classica colazione, uova e bacon, dentro un piatto di pasta.
Pesto, gnocchi, tortellini, ragù e altri piatti della nostra tradizione, assumeranno un senso profondamento storico e radicato nella verità.
STORIA DELLA PASTA IN DIECI PIATTI – ILSAGGIATORE – 2021
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