Recensione di Senza Diritto di Cittadinanza – Silvano Gianti

Recensione di Senza Diritto di Cittadinanza – Silvano Gianti

Senza Diritto di Cittadinanza è un libro con un tema ed una visione ben definiti. Un’autobiografia contenente racconti di vita.

Cronaca di periferie esistenziali che ci aiuta con estrema morbidezza a comprendere come da persone inserite nella società si possa diventare esclusi, barboni, invisibili ai più.

Per fortuna l’autore è uno di quelli che questi invisibili li notano. Ci prende per mano conducendoci in alcune delle loro vite. Aprendoci alle loro storie raccontate con l’espediente dei suoi viaggi, della sua vita, delle piazze attraverso le quali passa.

Le disparità sociali cui assistiamo sono sempre più nette e crudeli.

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Ma leggendo Senza Diritto Di Cittadinanza possiamo conoscere la storia di Gianni che entrato alticcio in chiesa, durante la celebrazione della messa, aveva concelebrato con don Franco dicendo a suo modo delle verità che a tutti hanno strappato un sorriso.

Di Luca ex quadro sindacale di un’importante casa automobilistica del nord, dirigente modello, sposato con Gianna e padre di Vanni. Quando Gianna ha iniziato ad avere problemi di depressione e altri problemi si sono aggiunti alla quotidianità, ha iniziato a vagare per la città lasciandosi andare.

La storia di Pietro, giovane lavoratore in un’impresa di costruzioni sempre vessato e insultato dal superiore un giorno, dopo tanta frustrazione, gli ha reciso la giugulare con un tagliacarte.

Grazie a questo libro conosciamo la storia di Wainer Molteni, clochard laureato con master di tre anni in America. Manager di successo. Ad un tratto tutto è andato a rotoli e ciò che sembrava una vita molto ben avviata diventa un incubo. Molteni ha poi scritto un libro “Io sono nessuno” e fondato il sindacato dei senza fissa dimora “Clochard alla riscossa” (che oggi gestisce un bar e una mensa a Milano) perché in fondo la sua vena imprenditoriale non l’ha abbandonato nemmeno nella disgrazia sociale che l’ha inghiottito.

Poi c’è il capitolo sui migranti e tante altre vite.

Senza diritto di cittadinanza è un percorso attraverso l’uomo che ci fa comprendere cosa è la solidarietà, l’empatia ed il sentirsi parte di una sola specie che ha come unica possibilità la fratellanza.

Un brivido ci pervade per ciò che troppo facilmente può accadere. Ma alla fine ciò che rimane di tutto è sicuramente la domanda su chi noi vogliamo essere rispetto a chi ci circonda, alla società tutta, rispetto a noi stessi.

Perché “non basta appartenere alla specie per essere veramente umani”.

SENZA DIRITTO DI CITTADINANZA – CITTA’ NUOVA – 2016


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