Recensione di Delitti Fuori Orario – Daniela Alibrandi

Recensione di Delitti Fuori Orario – Daniela Alibrandi

Delitti Fuori Orario di Daniela Alibrandi è un romanzo noir, ambientato a Roma nel quartiere Prati.

Alice lavora come dattilografa in un ufficio pubblico, è una donna di mezza età, sola, bruttina e goffa. E’ derisa dai suoi colleghi di lavoro per come si veste e per il suo aspetto.

Una sera, dopo l’orario di chiusura, Alice decide di trattenersi in ufficio per cercare nelle stanze dei suoi colleghi prove compromettenti per poterli ricattare.

Nello stesso momento uno spietato killer si aggira per il quartiere alla ricerca spasmodica di una vittima da sacrificare alla sua follia.

Entrambi i personaggi per i loro scopi, ignari uno dell’altra, utilizzano i tetri sotterranei che collegano il quartiere Prati per molti chilometri.

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Le vite dei due si intrecciano a causa di quegli stretti cunicoli nei quali si aggirano, ognuno perso a perseguire il proprio scopo.

In Delitti Fuori Orario si susseguono diversi delitti, affidati per la risoluzione alla squadra omicidi del commissario Riccardo Rosco, uomo brusco e tenace, dalla vita privata tormentata, ma con un grande cuore.

Il finale come tutti i romanzi del genere lo lascio ovviamente al lettore che scoprirà nelle pagine finali del libro la soluzione del caso.

Romanzo ben scritto, con una narrativa incalzante e veloce, dove i protagonisti appaiono, ognuno a modo suo, immensamente soli e ai margini di una città frenetica e spietatamente cinica. Ciò li rende ancora inevitabilmente più isolati e destinati a un tragico destino.

Mostra con precisione la condizione dell’essere umano quando viene posto davanti ai propri limiti e a quelli delle persone che lo circondano. In più, racconta come l’essere soli può portare a distorsioni della vita quotidiana e di come avvengano reazioni collegate a questo problema che è sempre poco dibattuto.

DELITTI FUORI ORARIO – IANIERI EDIZIONI – 2020

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