Recensione di Ostinati – AA VV


Ostinati Recensioni

Ostinati è una bellissima idea per un libro di cucina che ne racconti anche il suo mondo fantastico.

“Osti si nasce, per passione, per vocazione, per storia.”

Un mondo fatto di persone speciali che hanno a cuore il luogo che rappresentano attraverso il gusto. Parte tutto da un gioco di parole.

Ostinati infatti vuol dire ‘osti nati’ cioè che questi ristoratori, l’osteria ce l’hanno nel sangue. E ‘ostinati’ come persone di cuore che vogliono portare avanti, a tutti i costi, la tradizione dell’osteria.

“C’è chi fin da bambino ha sempre sognato di accogliere persone alla cucina e alla tavola, chi ha scelto questa strada per una serie di coincidenze della vita, chi ancora crede fortemente nella sua missione ed è convinto di poter migliorare stando ai fornelli il mondo cui apparteniamo.”

Sono quindici le osterie raccontate in Ostinati. Reis, Ostreria Pavesi, Le Frise, Pitzock, Raieu, Agriosteria La Casa Del Buono, La Lanterna di Diogene, La Campanara, Osteria Del Castello, Vecchia Marina, Pro Loco D.O.L., Antica Trattoria di Pietro, Mezza Pagnotta Cucina Etnobotanica, Pecora Nera e Nangalarruni.

Ogni ‘ostinato’ è raccontato da uno dei sei autori prescelti perché dediti al mondo culinario. Con empatia ne riporta suggestioni e ricordi fino alle varie situazioni che vivono nella vita di tutti i giorni. Gli autori sono Giorgia Cannarella, Barbara Giglioli, Tokyo Cervigni, Francesca Mastrovito, Greta Contardo e Salvatore Spatafora.

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Ci sono sette fotografi inoltre che ne immortalano i luoghi ma anche i piatti che creano nelle quindici osterie raccontate. I fotografi sono Paolo Angelini, Benedetto Tarantino, Laura Bianchi, Francesco Torricelli, Andrea Di Lorenzo, Marco Varoli e Gloria Soverini.

Già, perché dicevamo che Ostinati è anche un libro di ricette. Ce ne sono ben centoquindici e ognuna di essa rappresenta un sentimento contenuto nell’osteria di provenienza.

Si va dal ‘Toumin dal mel, patate arrosto e aioli’ del Reis fino alla ‘Testa di turco del Nangalarruni in un viaggio che ci accompagna per tutta l’Italia del gusto più sincero.

Ognuna delle centoquindici ricette è spiegata con semplicità, come verrebbe proposta in osteria, ed è comprensibile anche ai meno esperti in cucina.

Per ogni ricetta è indicato il tipo di piatto (primo, secondo, eccetera), la quantità di persone, il tempo di esecuzione e i vari ingredienti contenuti in ogni preparazione del piatto dedicato.

Impareremo per esempio a fare la pasta a mano come a confrontarci con carni e formaggi di tutti i tipi e a realizzare quei dolci che mangiamo solo quando viaggiamo per la nostra bellissima nazione.

“Sarà un viaggio gastronomico attraverso quindici osterie caratterizzate dal voler fare bene e voler fare del bene. Il primo in cucina e in sala, il secondo agli altri e all’ambiente. Perché in ogni storia c’è un fine sostenibile, o un voler mantenere in vita un sapere millenario, un desiderio di inclusività, una volontà di riprenderci il nostro tempo per le lavorazioni più lunghe, un piacere per il fatto a mano, una conoscenza dei luoghi centimetro per centimetro.”

Ostinati è un libro da avere assolutamente nella propria libreria culinaria e, grazie alla bellissima edizione e all’amore che emana da ogni pagina, è anche uno splendido regalo per un appassionato.

OSTINATI – SLOW FOOD EDITORE – 2020

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