I Marmocchi di Agnes di Brendan O’Carroll – Recensione

I Marmocchi di Agnes di Brendan O’Carroll – Recensione

I Marmocchi Di Agnes. Che squadra ben assortita!

Al 92 di James Larkin Court si respira un’aria di festa. Se così vogliamo chiamarla. Ce n’è per tutti i gusti: quello maturo, l’adolescente smaliziato, la bambina intraprendente. Quello in cerca della sua identità, il ragazzo al limite dell’ottuso, il bambino artista prodigio e poi la pecora nera. Proprio lui, Frankie, a rovinare l’allegra brigata Browne.

Agnes vive tutto sommato un’esistenza tranquilla. I figli, pardon i marmocchi, crescono. Anche se la vita si fa insidiosa, quando si diventa grandi la tranquillità è un’opzione non contemplata.

Mark si sta facendo strada nella falegnameria di Mr Wise, sotto l’ala protettrice di Sean McHugh. È il più grande dei figli, è quello che tiene la famiglia dopo la morte di papà Rosso. Il ragazzone ha una responsabilità da non poco, deve proteggere i suoi cari dalle prepotenze del fratello minore. Lo skinhead Frankie, purtroppo sembra fatto di un’altra pasta: “Il lavoro era per ‘i babbei’. Lui non era un babbeo, era troppo in gamba per essere un babbeo.”

L’inutile girovagare, l’espulsione dalla scuola, i violenti pestaggi. Fino all’ultimo episodio, quello che chiude definitivamente un sipario già calato. L’aggressione al fratello indifeso Rory, il furto della vincita di mamma Agnes e la fuga vigliacca a Londra. Nuova vita, nuovi guai. Un nuovo baratro da cui sarà difficile risalire.

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Ma la prevedibile quotidianità di Agnes, fatta del solito banco al mercato e delle sistematiche sortite al bingo, viene scossa dal trasloco forzato fuori centro città. Direzione Finglas. L’inferno per chi vede nel Jarro l’unico porto dove poter approdare: “Per i funzionari del Comune si trattava solo di un trasloco, ma per quelle persone, che si sentivano parte del centro di Dublino da tutta la vita, era come una deportazione.”

Le previsioni di una vita ai margini vengono, per fortuna, disattese. I Marmocchi di Agnes si ambienteranno a meraviglia nel nuovo quartiere e, quella donna, solo apparentemente così forte, farà altrettanto. Pierre sarà l’amore ritrovato e i suoi figli quel sostegno che le permetterà di ritrovare la spensieratezza persa. O forse, mai avuta.

Dermot, Cathy, Rory, Simon, Trevor. Agnes. Tutti orgogliosi del marmocchio diventato uomo. Di Mark. La scalata di Mr Browne è sorprendente. Falegname stimato, imprenditore di successo, marito della bella Betty. Sincero, leale, rispettato a tal punto da ricevere quel dono inatteso dal Sig. Wise. A dispetto di quel figlio mai amato, quel maledetto Manny.

In fondo ne ha fatta di strada Mark. Un marmocchio diventato uomo.

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I Marmocchi Di Agnes è una lettura assolutamente piacevole. La saga incentrata sulla vita di Agens Browne non può deludere. Anche questo capitolo è confezionato a meraviglia.

Brendan O’Carroll fa di nuovo centro. Il poliedrico scrittore dublinese realizza l’ennesimo romanzo capace di rapirti. Divertente, drammatico, scanzonato, al limite del teatrale. Insomma, una metafora della vita.

Si soffre, si gioisce. Si cresce. Mark ne è la prova. Chi lo sa meglio di Mrs Browne?

“Agnes chiuse gli occhi e penso che sì, forse sembrava un uomo, forse parlava anche come un uomo, ma la abbracciava ancora come un bambino.”

I MARMOCCHI DI AGNES – NERI POZZA EDITORE – 2008

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