Il Caso Pantani, scritto da Luca Steffenoni, illustre criminologo, svela già nel titolo la visione dello scrittore sulla nota vicenda della morte del famoso ciclista.
L’autore, senza nascondere la sua interpretazione su Il Caso Pantani, racconta i motivi e le sue perplessità circa la versione ufficiale che vuole il noto ciclista morto suicida per una overdose di cocaina.
Il lavoro dello scrittore è lasciato sicuramente al supremo giudizio del lettore. Ma gli spunti lanciati dall’autore Luca Steffenoni lo indirizzano verso un’altra posizione rispetto a quella cosiddetta ufficiale.
La morte di Pantani avvenuta il 14 febbraio del 2004 è preceduta da una serie di avvenimenti, descritti mirabilmente dallo Steffenoni, che non possono non destare seri dubbi in chi legge.
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Primo fra tutti, l’episodio di Madonna di Campiglio nel giugno del 1999. L’inizio della discesa di Pantani, quando il ciclista viene trovato positivo al doping. Steffenoni è fermo nel sostenere che lì fu commessa una frode sportiva ai danni di Marco Pantani. Tale tesi è supportata dalle rivelazioni di Renato Vallanzasca. Raccontò che la camorra architettò la squalifica di Pantani per alimentare un giro di scommesse che fruttò alla malavita un bel gruzzolo di denaro.
Il “Pirata” doveva essere messo ko e così andò.
Luca Steffenoni rinobilita l’immagine di Pantani, distrutta all’epoca dai media e ancora oggi non del tutto, restituita alla realtà.
E’ più facile e comodo per molti pensare che Marco Pantani fosse uno sportivo alla deriva dopato e drogato e non una vittima del sistema che ruota attorno al ciclismo.
Per avvalorare la sua tesi, Steffenoni non tralascia il racconto della vita personale dell’atleta nei suoi ultimi anni di vita, correlandola a precisi avvenimenti riportati da testimoni oculari.
Il Caso Pantani, è un libro che si legge tutto di un fiato. E non può essere ignorato da chi, sopra ogni altra cosa, cerca la verità.
IL CASO PANTANI – CHIARE LETTERE – 2017
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