Il Re Di Tutti di Luca Briasco – Recensione

Il Re Di Tutti di Luca Briasco – Recensione

Il Re Di Tutti, una citazione:

“Ho sempre considerato Carrie come una parabola sulla coscienza delle donne. È un libro sulle donne. Le donne sono le uniche a esercitare il proprio cervello e a mostrare una sorta di coraggio morale, o una moralità nelle loro azioni.”

Per molti è il più grande scrittore degli ultimi decenni.

Per altri le sue storie horror sono robaccia.

Una volta il diretto interessato si è autodefinito ‘l’equivalente letterario di un Big Mac con le patatine’ per rivendicare il suo legame con la cultura popolare.

Oggi, con più di settanta romanzi pubblicati, quattrocento milioni di copie vendute e una serie impressionante di adattamenti delle sue opere per il cinema e la TV, Stephen King è celebrato in tutto il mondo come il ‘Re del Brivido’.

Attraverso i suoi profili social lancia stoccate contro i potenti del pianeta o consiglia film e libri a un fandom che lo osanna.

La sua villa a Bangor nel Maine, con la famosa cancellata costellata di ragnatele e pipistrelli, è ormai una meta di pellegrinaggio.

Ma per gran parte della sua vita, King si è rifugiato in un’esistenza normale, lontana dai riflettori.

«Ha insistito nel suo sogno di diventare uno scrittore grazie alle due donne della sua vita; ha imparato a fare i conti con le sue paure e a trasfigurarle attraverso l’arte del racconto; ha scoperto le contraddizioni di un Paese attraversato dal terrore, dalla rabbia, dall’odio».

Luca Briasco, traduttore dei suoi libri più recenti, profondo conoscitore della letteratura americana, ci conduce dentro l’arte di un genio indagando i temi ricorrenti di un corpus narrativo sconfinato eppure straordinariamente coerente.

Il risultato è un ritratto unico nel panorama italiano, un’occasione per scoprire (o riscoprire) uno scrittore che da oltre quarant’anni alimenta i nostri incubi.

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Luca Briasco – che avevamo già incontrato Recensione di Americana – Luca Briasco – è editor, agente letterario, autore, americanista. Ha fatto conoscere in Italia scrittori come Don Wislow, William T. Vollmann e Jo Nesbo e, dal 2018, è la “voce” italiana di Stephen King.

Il Re Di Tutti unisce mirabilmente elementi di biografia, memoir e saggio critico, fornendo sia una ricognizione delle traiettorie narrative di King che una interpretazione, a distanza di anni, di alcuni suoi capolavori.

Briasco ne scandaglia con cura ogni piega, concettuale e biografica, rivelandoci una costellazione di significati in cui l’orrore che si agita nel sottosuolo del quotidiano si fa cifra delle infinite sfaccettature – umane, culturali, sociali, politiche – in cui si rapprende il male di vivere.

È proprio nella capacità di fondere nella propria opera la narrativa di genere, la cultura popolare e i maestri classici come i contemporanei che risiede la specificità – e la grandezza – di King.

Il genere (horror, giallo, fantasy) non è un dogma, per King è la storia l’unica cosa che conta. I protagonisti delle sue narrazioni sono sempre persone ordinarie poste di fronte ad una situazione estrema e straordinaria che le costringe a fare conti con loro stesse.

Nelle sue pagine si ha paura dei personaggi perché ci somigliano. Ed è anche il motivo per cui è amato.

Un autore che non è – e non vuole essere – diverso dai suoi personaggi, da noi.

Per questo la sua è una letteratura universale.

Per questo, lunga vita al Re!

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