Recensione di Americana – Luca Briasco

Recensione di Americana – Luca Briasco

Americana, una citazione dall’introduzione:

“L’approccio seguito non è specialistico o accademico, anche se si sforza di essere serio e rigoroso: se chi leggerà Americana si scoprirà invogliato ad andare in libreria o comprare una qualsiasi delle opere che ho tentato di analizzare, lo scopo che mi sono prefissato sarà raggiunto. I criteri della scelta delle sessanta schede sono stati del tutto parziali e soggettivi – non casuali, però – e pertanto non rispecchiano alcun principio politically correct. È stata rispettata una sola precondizione: che tutti i libri «recensiti» fossero in stampa, dunque accessibili al lettore in edizione italiana.”

Il lavoro e la poetica dei grandi autori americani contemporanei attraverso la lente focale di un loro scritto: Americana propone un approccio critico nuovo, abbandonando il terreno della storia letteraria e proponendo una serie ragionata di “inviti alla lettura”.

Luca Briasco ripercorre le tracce degli scrittori che hanno esplorato i territori del “grande romanzo americano” – indagandone i temi, i registri, le sfumature – e offre gli elementi per una scoperta, o riscoperta, di autori che hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura esistente e che sono amati e venerati anche nel nostro paese.

Americana è arrivata nel luglio 2020 alla sua seconda edizione, arricchita e ampliata, che rimpolpa un catalogo ideale dei principali autori e titoli statunitensi degli ultimi cinquant’anni.

La raccolta aveva esordito per la prima volta nel 2016, raccogliendo quaranta recensioni uscite originariamente su Alias e sul Manifesto.

Nella nuova edizione le schede passano da quaranta a sessanta aggiornando il quadro letterario fino a includere i libri di maggior rilievo pubblicati negli ultimi anni: da “Casa di foglie” di Mark Z. Danielewski a “Ohio” di Stephen Markley, il tutto completato da un prezioso saggio introduttivo che cerca di fare il punto su alcune tendenze recenti del romanzo americano nonché da un’appendice finale sui “suggerimenti di lettura”, per chi volesse approfondire una tendenza o la traiettoria di un autore.

Le schede hanno un triplice scopo: approfondire le intuizioni e le valutazioni espresse nell’introduzione; presentare in modo agile e sintetico opere e autori, perlopiù contemporanei, che dialoghino e “facciano sistema” tra loro; fornire coordinate di lettura che invoglino a prendere (o riprendere) in mano romanzi o racconti, per goderne la bellezza e il fascino.

La natura dichiaratamente dipendente dai personali gusti di lettura che confluiscono in Americana contribuisce a dare freschezza e impeto a una raccolta che, lungi dal ripiegarsi su se stessa in una elencazione pedissequa, riesce invece a tratteggiare, scheda dopo scheda, una vera e propria mappa di tutte le province del romanzo americano, nei confini delle quali il lettore è libero di muoversi autonomamente come il cavallo degli scacchi.

Utilissimo e rivelatorio è anche il procedimento per il quale ogni autore viene di volta in volta inserito in un contesto più ampio – geografico, generazionale e letterario – evidenziando filiazioni, contrasti e prese di distanza nell’ambito delle diverse correnti contemporanee e rispetto all’alveo del Great American Novel del secolo scorso.

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Luca Briasco è editor di narrativa straniera per Minimum Fax. Ha scritto diversi saggi sulla letteratura degli Stati Uniti, con particolare attenzione al romanzo contemporaneo e collabora alle pagine culturali del Manifesto e del Venerdì di Repubblica. Ha tradotto romanzi e raccolte di racconti di autori come Ballard, Lansdale, Winslow.

Americana è uno di quei libri che riempiono la vita, la cui lettura risulta essere un’assoluta goduria, che riesce nell’intento di far leggere e rileggere ancora alcune opere magistrali del postmoderno di DeLillo e Pynchon, di riprendere in mano le pagine realiste di Yates o l’avanguardia del fluviale Infinite Jest di Wallace, di scoprire nuove leve come la Yanagihara di “Una vita come tante”.

Credo che ogni appassionato di letteratura americana, dopo questa lettura, si debba sentire in debito di riconoscenza verso Luca Briasco.

AMERICANA – MINIMUM FAX – 2020

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