Recensione di Persone Normali – Sally Rooney


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Persone Normali  come te, come me, come Marianne e Connell i protagonisti di questo romanzo.

Marianne e Connell vivono nella stessa cittadina irlandese e iniziano la loro frequentazione dal liceo.

Sin dalle prime pagine impariamo a muoverci nelle loro case e nella  loro scuola.  

Viviamo nell’agiatezza di Marianne e nella condizione meno abbiente di Connell.  

È talmente autentica la descrizione di questi due ragazzi che con immediatezza ne percepiamo la profondità e complessità.

Ascoltiamo i loro dubbi. Comprendiamo il senso di inadeguatezza e malinconia.

Amici, vicini, intimi e poi  disincantati, lontani.

In Persone Normali emerge subito il tema dell’incontro. L’incontro che ti rimarrà addosso. 

Nel romanzo la vita scorre  veloce e i due presto si troveranno a condividere gli spazi universitari e lì sempre si realizzerà il loro avvicinarsi.

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Si entra nella fase adulta che svela alcune zone d’ombra.

In questo frangente si scontreranno con la quotidianità di altri amori, dello studio, del lavoro.

In Persone Normali l’autrice mette a nudo con semplicità e verità cosa si prova ad amare, o dovrei scrivere “sentire”, qualcuno negli anni.

Cosa si prova di fronte alla verità di esserci l’uno per l’altra.

Lo fa attraverso uno stile unico. Diretto, semplice ma non facile. Determinato e spietato a tratti.

Sally Rooney che ha raccontato un capitolo della vita di ciascuno di noi. Un’opera che mi ha folgorata.

Una “zona franca” della letteratura contemporanea.

“Sarebbe mai stata felice? E che tipo di felicità sarebbe stata? Per tutti questi anni sono stati come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l’una vicino all’altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili”

PERSONE NORMALI – EINAUDI -2019

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