Recensione di Chinatown Interiore – Charles Yu

Recensione di Chinatown Interiore – Charles Yu

Chinatown Interiore, una citazione:

“Ti piace guardarla, è vero, per vedere nel suo volto, nei suoi lineamenti, piccole abitudini che riconosci, una faccia da Chinatown, e anche le cose che non riconosci, una specie di soglia proporzionata di familiarità e differenza, di conforto e novità, che si estende non solo al modo in cui parla, i toni e i ritmi del suo parlare, ma anche al modo in cui pensa, come vede il mondo, dallo sfondo, dal margine.”

Chinatown Interiore è un romanzo straziante, divertente, surreale ma, soprattutto, originale.

Cosa succede quando non sei il protagonista della tua vita ma una semplice comparsa?

Willis Wu vive in un piccolo appartamento a Chinatown e tutti i giorni si reca al Tempio d’oro, un ristorante cinese adibito a set cinematografico dove viene girata la serie poliziesca Bianca e Nero.

Protagonisti una poliziotta bianca e un poliziotto nero. Nessuna parte per il giallo.

Willis infatti non ne è l’attore principale, le regole di Hollywood prevedono per lui, di origine asiatica, solo parti di contorno, dal fattorino delle consegne al cameriere.

Willis lotta per farsi strada nella serie, il suo sogno è diventare il Fenomeno del kung fu, il ruolo più importante che un orientale possa interpretare, quello a cui tutti ambiscono.

Ma è veramente così?

È quello il massimo a cui può aspirare, nella serie come nella vita?

Willis si troverà ad affrontare un mondo più grande e complesso di quello della Chinatown dov’è cresciuto.

Scoprirà le origini di quel luogo e le radici della sua famiglia fino a interrogarsi su cosa voglia dire veramente fare la comparsa in una vita che fatica ad accettarlo.

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Charles Yu costruisce un romanzo che scorre tra serie TV e kung fu, ironico e sorprendente come un film di Tarantino, per raccontare la storia di un ragazzo che vuole integrarsi in un mondo dalle regole spietate.

Un romanzo sulla ricerca di sé stessi, oltre il ruolo che ci è stato imposto.

Chinatown Interiore – riuscita combinazione tra un romanzo e una sceneggiatura – si rivela una commedia sagace e pungente, in linea con lo spirito dell’epoca, in cui scorre una vena malinconica e rabbiosa, raccontando il razzismo culturale come uno status quo consolidato.

Charles Yu, quarantacinquenne di origini taiwanesi e nato a Los Angeles, è noto per essere una delle firme di “Legion” nonché della serie distopica HBO “Westworld”, ambientata in un parco tematico a tema western nel prossimo futuro.

Con Chinatown interiore Charles Yu ha vinto il National Book Award 2021 per la narrativa ed è stato finalista al Prix Médicis étranger.

Yu si rivela uno scrittore dal grandissimo talento, coraggioso nella sperimentazione stilistica e nel modo di affrontare un tema doloroso quale il razzismo sistemico.

Chinatown interiore è anche un “j’accuse” verso la comunità orientale, che sembra aver rinunciato a qualsiasi forma di indipendenza, nello sterile bilancio fra suprematismo culturale (bianco e nero) e auto-ghettizzazione divenendo, al contempo, vittima e carnefice della propria oppressione.

Un libro dai toni arguti, ma denso di spunti di riflessione.

Malgrado le sembianze diverse, sotto la pelle abbiamo gli stessi sentimenti, tendini e ossa.

Nel libro i vecchi cinesi al karaoke cantano “Take me home, Country Roads” di John Denver, come noi – almeno una volta – abbiamo cantato a squarciagola la strofa “West Virginia, mountain mama...”.

Tutti meritiamo un posto nel mondo dove essere noi stessi.

Questo posto lo chiamiamo casa.

CHINATOWN INTERIORE – LA NAVE DI TESEO – 2021

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