Recensione di La Guerra Russo-Afghana – Gianluca Bonci

Recensione di La Guerra Russo-Afghana – Gianluca Bonci

La Guerra Russo-Afghana, una citazione:

“Non ebbe l’intensità e al tempo stesso la brevità dei conflitti arabo-israeliani che contrassegnarono gli anni della Guerra Fredda, né fu caratterizzato da operazioni su larga scala come la guerra di Corea. Si distingue in maniera significativa anche, dal troppo spesso a torto comparato, conflitto vietnamita…”

Nei giorni scorsi si è molto parlato di Afghanistan, sappiamo tutti il perché.

La Guerra Russo-Afghana ci racconta le peculiarità di un conflitto che ebbe enormi ripercussioni sia nell’area che nella politica internazionale.

Ancora oggi, il conflitto russo-afghano, l’ultimo della Guerra Fredda, offre spunti e interpretazioni tanto controversi quanto attuali.

Il conflitto iniziò il 24 dicembre 1979, quando reparti appartenenti alla 108º divisione motorizzata dell’Armata Rossa oltrepassarono il confine settentrionale dell’Afghanistan.

La guerra segnò profondamente il destino di questo sfortunato paese per un decennio, decretando anche l’inizio di un declino che portò il regime comunista di Mosca al collasso.

Il facile successo iniziale russo nascondeva infatti molte insidie.

I sovietici si erano lanciati in una pericolosa campagna militare non solo senza un chiaro obiettivo strategico, ma sprovvisti persino del necessario bagaglio di conoscenze tattiche.

L’Armata Rossa, all’epoca considerata il più potente esercito del mondo, restò bloccata sulle montagne afghane da un pugno di ribelli islamici male armati, ma determinati a conseguire la vittoria finale.

Fu uno scontro ideologico e militare senza quartiere.

L’unico punto di contatto con il conflitto USA / Vietnam è l’epilogo.

Anche in questo caso un esercito moderno e organizzato è stato sconfitto da una guerriglia fortemente motivata.

Il testo presenta l’organizzazione operativa e logistica, l’addestramento, le tecniche e le tattiche, gli aiuti esterni e gli obiettivi strategici dell’Armata Rossa e dei mujaheddin.

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L’analisi è completata da un’appendice che illustra la situazione politico-militare del paese a quasi sedici anni dall’intervento delle truppe della NATO (operazione Enduring Freedom).

La Guerra Russo-Afghana finalmente colma una lacuna nel settore della storia militare italiana.

Ben scritto e con uno stile divulgativo, il libro delinea il quadro dello scontro con conoscenza e competenza.

In particolare sono molto apprezzabili le schede finali che forniscono approfondimenti su argomenti militari specifici come la guerra stereofonica o l’organizzazione della resistenza afghana.

Tutti gli approfondimenti sono arricchiti da disegni e mappe che spiegano nel dettaglio le procedure e le tecniche di combattimento dei due antagonisti.

Gianluca Bonci, classe 1973, è conferenziere accademico su tematiche militari e geopolitiche, collabora attivamente on diverse riviste e periodici, tra cui “Rivista Militare”.

Lo studio di Bonci ravviva i ricordi di una guerra che non possiamo dimenticare.

Perché l’abbiamo finanziata noi occidentali, fornendo armi e supporto logistico ai guerriglieri islamici, di cui abbiamo ben presto perso il controllo, all’alba della ritirata sovietica.

Perché la loro vittoria ha scoperchiato un vaso di Pandora.

Venti prodromici al dramma dell’11 settembre 2001 e al disordine globale cui stiamo assistendo in questi anni.

D’altronde, come insegna Gramsci, “la storia insegna, ma non ha scolari”.

LA GUERRA RUSSO-AFGHANA – LEG EDIZIONI – 2021

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