Recensione di Eccentrici in Guerra – Andrea Santangelo


Eccentrici in guerra Recensioni

Parla di storia, lo fa bene e con un approccio decisamente “laterale”. Andrea Santangelo, appassionato di storia militare già autore di numerosi libri. In Eccentrici in guerra ci regala scorci di storia attraverso la vita, i vizi e le virtù di uomini e donne che si sono distinti durante il secondo conflitto mondiale.

Il primo eccentrico che Andrea Santangelo ci propone è Jack Churchill, meglio noto come Mad Jack. Un militare inglese con il mito della Scozia. Jack andava in guerra con la cornamusa, indossava il kilt e portava sempre una spada e un arco.

Ma c’è anche Vladimir Peniakoff detto Popski che da ingegnere pacifista si ritrovò in età già avanzata ad andare in guerra per dimenticare un amore infelice. Amante del deserto divenne gran conoscitore delle cosiddette “15 tribù libiche.” Le studiò girovagando con la sua auto, una Ford che soprannominò The Pisspot (il pitale).

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Interessanti, in Eccentrici in guerra, sono anche le figure femminili. Andrea Santangelo ci racconta di Ljudmyla Pavlicenko, una spietata cecchina che indossava un pannolone per non dover andare in bagno e lasciare la postazione (uccise più di 300 uomini). Della partigiana Iris Versari che si suicidò per salvare i compagni. E che i fascisti per disprezzo seppellirono in una tomba che recava la sola scritta “donna”.

Iris Versari era la compagna del partigiano Sirio Corbari (Silvio il nome di battaglia) che era famoso per i mille modi in cui si prendeva gioco dei tedeschi. Si divertiva, per esempio, a dare l’allarme mettendo finte bombe in realtà piene di pasta e fagioli.

Leggendo queste storie mi sono domandata quanto in realtà le imprese portate a termine da questi personaggi fossero dettate da patriottismo e quanto da egocentrismo e incoscienza… Un libro adatto a tutti, si “ripassa” la storia con gran divertimento.

ECCENTRICI IN GUERRA – UTET – 2017


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